PIANI REGOLATORI E MOBILITÀ, AL VIA NO SMOG MOBILITY

Ha preso il via a Palermo la nona edizione di No Smog Mobility, l’unica rassegna siciliana dedicata alla mobilità sostenibile privata e pubblica, individuale e collettiva, di persone e merci, nata da un’idea dei giornalisti Gaspare Borsellino, direttore dell’agenzia di stampa Italpress, e Dario Pennica, direttore del mensile Sicilia Motori, in programma fino a domani. La manifestazione si svolge al Dipartimento di Ingegneria dove si è parlato di piani regolatori e mobilità del futuro. I lavori, moderati dal vicedirettore responsabile del Giornale di Sicilia, Marco Romano, hanno visto i saluti del rettore dell’ateneo palermitano Fabrizio Micari. A seguire Giusto Catania, Assessore all’Ambiente del Comune di Palermo, ha sottolineato la necessità di mettere insieme il tema della mobilità con quello della riduzione delle emissioni soprattutto a Palermo. “Le scelte avviate dalla nostra amministrazione – ha affermato Giusto Catania – sono legate all’avvio di un piano urbanistico che metta in atto delle scelte concrete. Entro il 2030 abbatteremo di 100 mila unità le auto che inquinano. Abbiamo presentato un progetto per apportare un ulteriore rivoluzione alla mobilità della città. Un’intera pista ciclabile da viale Strasburgo a via Dante, di oltre 4 km”.

Quindi, a seguire l’intervento di Salvatore Cordaro, assessore regionale all’Ambiente che ha ricordato le misure messe in atto dal governo Musumeci in campo ambientale. “Abbiamo un obiettivo: rimettere la Sicilia al centro dell’Europa che non ci può vedere arretrati ma che deve tenere conto di una Regione che si muove per lasciarsi alle spalle quell’idea di immobilismo che ci hanno affibbiato per tanti anni. Per questo – ha concluso Cordaro – nella nostra agenda i temi della sostenibilità sono diventati un tema centrale”.
“Come banca consideriamo molto importante l’impegno per il rispetto dell’ambiente e l’affermazione di una mobilità sostenibile – afferma Salvatore Malandrino, regional manager Sicilia di Unicredit – Di recente UniCredit ed Enel hanno firmato un accordo per il finanziamento degli interventi di messa in sicurezza sismica e riqualificazione energetica degli edifici residenziali. L’intesa interessa 550mila condomini con più di 8 unità abitative, di cui oltre 155mila costruiti prima del 2006”.

Il presidente di Sicily by car, Tommaso Dragotto ha invece ricordato “l’impegno dell’azienda nel settore del car sharing in Sicilia”.
“Se si pensa di combattere la difficile battaglia della mobilità sostenibile partendo dal presupposto di non rinunciare all’auto, allora la battaglia è persa in partenza – afferma Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo – L’ottanta per cento dei nostri spostamenti è al di sotto dei 5 o 6 chilometri e può essere coperto con una normale bicicletta: fortunatamente i giovani questo lo capiscono e lo stanno maturando. Con un’auto elettrica noi potremmo coprire quasi tutte le nostre esigenze di mobilità, e le altre potrebbero essere soddisfatte con un servizio pubblico di mobilità collettiva”.
“Come azienda – ha detto Fulvio Rossi, responsabile sostenibilità Terna – ci dobbiamo necessariamente occupare dell’emissione dell’energia elettrica e la mobilità elettrica è necessaria per l’innovazione, però dobbiamo anche capire come comportarci in termini di gestione del flusso dell’energia e per questo abbiamo lanciato un laboratorio a Torino, assieme a Fca”.

Il presidente e ad di Nissan, Bruno Mattucci, ha esposto alla vasta platea di studenti e professionisti le scelte di Nissan nel campo dell’elettrico. “Voi rappresentate la classe dirigente del futuro – ha detto Mattucci ai giovani – Non fate l’errore delle vecchie generazioni, negando un problema, quello ambientale, oggi evidente”.
A concludere, Gaetano Thorel, direttore generale di Groupe PSA Italia, ha parlato delle nuove tecnologie della casa in relazione alle scelte del consumatore:“Abbiamo scelto di installare diversi sistemi di alimentazione in base alle abitudini dei consumatori perché sono loro che dovranno alzare la voce con le istituzioni, perché dobbiamo aiutare le persone a cambiare abitudini, con incentivi anche sull’usato per cambiare la mobilità. Tutte le tecnologie sono giuste – ha concluso Thorel – se vanno verso la direzione della mobilità sostenibile, per noi e per il Pianeta”.
(ITALPRESS).

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