PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Nonostante il freddo invernale, un mercato delle pulci nel comune di Chongqing, nella Cina sud-occidentale, si sta scaldando come meta preferita dei giovani cacciatori di tesori, attratti da un mare di gioielli vintage e oggetti nostalgici.
“Il numero di giovani consumatori aumenta ogni anno e ultimamente abbiamo visto anche molti più visitatori stranieri”, ha raccontato Zhang Qiuling, proprietaria di un negozio di gioielli di seconda mano all’interno del mercato. L’attività di Zhang rientra in una tendenza più ampia che ha trasformato il mercato tradizionale in una destinazione “famosa sui social”, con un afflusso giornaliero che nei momenti di punta supera le 20.000 persone.
Un tempo associato alla “parsimonia”, lo shopping di seconda mano in Cina ha vissuto una profonda trasformazione, evolvendosi in uno stile di vita alla moda ed ecologico per le giovani generazioni.
Nel centro di Nanchino, capoluogo della provincia orientale del Jiangsu, un negozio circolare di tre piani gestito da Xianyu, la principale piattaforma cinese per il commercio di beni usati, è diventato una tappa fissa del fine settimana per i residenti.
Per una cittadina di Nanchino di cognome Wang, il negozio è una “seconda aula” per la figlia di otto anni. “È un luogo ideale per coltivare nei bambini i concetti di consumo verde e gestione del denaro”, ha spiegato. Dalla sua apertura all’inizio dell’anno, il punto vendita ha registrato in media 5.000 articoli in conto vendita al mese, con il 70% venduto entro lo stesso mese.
Il fascino sta in una combinazione unica di convenienza e nel brivido della scoperta nascosta. A Wuhan, nella Cina centrale, un robot aspirapolvere ricondizionato è stato acquistato durante una diretta streaming per 599 yuan (circa 85,1 dollari), meno del 20% del prezzo originale.
Per Liu, aspirante imprenditore di Chongqing, il mercato delle pulci è stato una vera ancora di salvezza. Acquistando attrezzature da cucina usate ma di alta qualità, ha ridotto i costi di avvio del suo nuovo ristorante barbecue di oltre il 50% rispetto all’acquisto di prodotti nuovi.
“La gioia sta nella rarità”, ha detto Zhang Junyi, blogger della Generazione Z che viaggia in tutto il Paese per visitare mercati dell’usato. La sua casa è decorata con i suoi “trofei”: sculture vintage e vecchie sedie in legno che raccontano una storia.
L’aumento dell’interesse individuale si riflette in una crescita industriale impressionante. Nel 2024, il valore delle transazioni dei beni di seconda mano in Cina ha raggiunto 1,69 trilioni di yuan, con un aumento del 28% su base annua. Negli ultimi sei anni, il settore ha mantenuto un tasso di crescita annuo composto del 12%.
Wuhan, città pilota nazionale per la circolazione dei beni usati, ne è un esempio emblematico. Il mercato dell’usato di Jinkai ha registrato oltre 130.000 ordini nei primi dieci mesi dell’anno, mentre un mercato specializzato in attrezzature da cucina usate dovrebbe superare i 100 milioni di yuan di vendite annue.
Se da un lato la rapida espansione del settore ha portato anche delle sfide, dall’altro i governi locali stanno guidando attivamente il comparto verso un futuro più standardizzato e orientato all’esperienza.
“La trasformazione del mercato dell’usato è evidente, con molti mercati fisici che hanno ritrovato nuova vitalità”, ha affermato He Yadong, funzionario del Ministero del Commercio, sottolineando che il prossimo passo per i progetti pilota nazionali sarà puntare su nuovi formati, come i negozi offline immersivi.
Chang Dalei, vicepresidente esecutivo dell’Associazione Cinese per il Commercio dei Beni di Seconda Mano, ritiene che l’integrazione delle tecnologie digitali e il consolidamento delle abitudini di consumo verde saranno portati a un livello superiore.
Per i giovani acquirenti di Chongqing e Nanchino, l’economia circolare non è più solo un termine di politica economica: è l’emozione di trovare un orologio vintage del 1994 che coincide con il proprio anno di nascita, o la soddisfazione di dare a un vecchio frigorifero una seconda vita.
(ITALPRESS).




















