ENNA (ITALPRESS/XINHUA) – Un programma commemorativo in Sicilia ha riportato nuova attenzione a una delle prime connessioni tra Cina ed Europa.
Più di 400 studiosi, studenti e rappresentanti culturali provenienti da Cina e Italia si sono riuniti questa settimana all’Università Kore di Enna per una serie di eventi che celebrano il 400esimo anniversario della nascita di Prospero Intorcetta, studioso e missionario italiano del XVII secolo che realizzò una delle prime traduzioni sistematiche dei classici confuciani in Europa.
La cerimonia di apertura di lunedì ha presentato letture bilingui di estratti dalla Dottrina della Media da parte di studenti italiani, riecheggiando le idee che Intorcetta introdusse in Europa attraverso il suo capolavoro Sapientia Sinica.
Cataldo Salerno, presidente dell’Università Kore, ha affermato che Intorcetta rimane “un nome fondamentale nella storia dell’amicizia tra Italia e Cina”, sottolineando che il rispetto reciproco e la comprensione interculturale “continuano a sostenere il progresso condiviso”.
Il rettore Paolo Scollo ha dichiarato che il lavoro di Intorcetta ha arricchito gli scambi tra le due civiltà, risalenti ai tempi di Marco Polo. Ha aggiunto che l’università amplierà la cooperazione con le istituzioni cinesi per favorire nuove generazioni di partner.
L’ambasciatore cinese in Italia, Jia Guide, ha evidenziato la costante crescita dei legami bilaterali mentre i due Paesi si avvicinano al 55esimo anniversario delle relazioni diplomatiche nel 2025.
Dai “tre anni di viaggio per mare” ai tempi di Intorcetta ai numerosi voli diretti tra i due Paesi di oggi, la connettività ha trasformato lo scambio culturale pur preservandone lo spirito, ha affermato Jia.
La storia di Intorcetta ha colpito molti partecipanti. Alcuni hanno espresso apprezzamento per le radici storiche dell’impegno sino-italiano. “Entrambe le culture valorizzano l’apprendimento e l’etica”, ha detto Stefano Ciroli, uno studente locale di 20 anni. “Questo rende il dialogo non solo possibile, ma necessario”.
Secondo Wang Qin, direttore cinese dell’Istituto Confucio dell’università, il programma in corso organizzato con partner accademici locali proseguirà fino a metà dicembre. Verranno organizzati seminari in diverse città italiane su temi come il dialogo tra civiltà e la trasmissione del pensiero confuciano nel mondo latino.
(ITALPRESS).





















