giovedì, Marzo 28, 2024

La Barba al Palo di Italo Cucci

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Finita Italia-Portogallo, l'altra sera, ascoltavo la tivù senza guardarla, perché scrivevo, e a un certo punto mi è parso di sentire un vecchio amico dell'altro secolo, Dudù il Gagà: "Oh come mi sono divertito! Oh come mi sono divertito!". No, non era Montesano, solo un opinionista. Uno dei tanti divertiti. Ma poco dopo ho sentito anche un altro soddisfatto "per un grande primo tempo", ed era Paolo Rossi. Nooo, Paolo Rossi no! Quando penso a lui, quando lo vedo mi emoziono, m'escono dal cervello tutti i suoi gol, golgolgol, ed eccolo contento dell'ennesimo zeroazero magari -…
Come disse Benitez (ultima edizione):"Nel calcio è importante divertirsi, ma è fondamentale vincere. Con Ancelotti e Allegri la pensiamo alla stessa maniera". Visto dalla parte di Mimmo Di Carlo il concetto s'adegua alla necessità: "L'importante è non perdere". E avete visto come si fa. I poveri del Chievo hanno costretto il ricco Napoli allo zero a zero. Il 5-3-2 nobilitato dal vecchio Edy Reja ha evidenziato quanto una difesa arroccata e insieme mobile, muro e insieme contropiede, direi un classico catenaccio, possa fare contro un attacco in mille altre occasioni fulminante eppure veramente pericoloso solo con…
Ho viaggiato in aereo con un signore vestito da Milan. Non italiano, forse rumeno, anche se la sua tuta evocava sbarchi albanesi. Forte tentazione, gli ho chiesto del bisticcio Salvini-Gattuso. "Non conosco Salvini - mi ha detto - ci vuole Ibra". L'unico che ha capito qualcosa. Salvini poteva starsene zitto, cosa peraltro non facile; eppoi - ma non lo giustifico - vorrei vedere voi stare seduti almeno cento minuti vicino a Lotito e non esplodere in qualcosa. Gattuso, poi, fosse stato scaltro avrebbe chiesto al vicepremier di inserire Ibra nella manovra. Chissamai. Ma capisco Ringhio: uno come lui va subito…
ROMA (ITALPRESS) - Il protagonista di Roma-Inter, senza giocare, come ai tempi di Spalletti, è stato Totti, entrato in tv a tempo largamente scaduto per contestare l'arbitro Rocchi, l'altro protagonista legato al peggio della partita. Il bello del calcio, ancora Icardi. Maurito è la serenità con cui gioca, segna, festeggia, ricomincia, indenne da isterie, furbate, proteste. Come se portasse in campo - ogni volta - il seguito di una vita sorridente. Suggerita dal sorriso permanente di Wanda. È una vita che ricomincia con il risultato alle spalle, immagino senza interferenze. Wanda lo difende solo con brevi…
Disse Blatter: "Mai la moviola in campo, distruggerebbe le emozioni, i dibattiti al bar, lo spirito del calcio...". Gli diedi ragione. Poi, s'è visto: si è pentito lui, sto pentendomi io. Mai tante emozioni e dibattiti - in tivù, in radio, sui giornali, sui social, anche in famiglia, a scuola, al Parlamento immagino anche al Governo - dopo Roma-Inter, partitissima poco serena ma molto VARiabile (passatemela, va') che senza le sviste di Rocchi e dei tecnici di supporto avrebbe ricavato un giudizio univoco da critici e fans: "Bella ma inutile". Eppoi, vogliamo mettere il livello della gnagnera? Gli arbitri sono…
Gol, golazzi, gollonzi, ce n'è per tutti, a pioggia, sembriamo il Paese di Bengol. Eppure, nella partita più bella del weekend, Milan- Torino, neanche uno. Tanti quasi gol da risvegliare Carosio nell'Alto dei Cieli, spettatore insieme a Gigi Radice che non era proprio un mistico ma il nostro cuore lo elegge divino. Una partita classica non solo di cartello (ricordiamo che su entrambe le panche s'è seduto anche Rocco) ma per come l'hanno giocata due squadre che purtroppo hanno lasciato per strada punti preziosi. Il Toro ha dominato il primo tempo, demoralizzato dalle paratissime di Donnarumma;…
Ho visto l'Inter pavoneggiarsi di rigore con l'Udinese per il cucchiaio di Icardi dedicato a Marotta, non al Psv; ho visto il Napoli lottare duramente con il Cagliari e batterlo con un gol di Milik, negato al Liverpool; eppoi la Roma penare allo spasimo con il Genoa, rinnovato con bravura e poca fortuna dal recuperato Prandelli, sconfitto all'Olimpico solo dalla Var (il Di Bello del calcio che nega ai rossoblù un rigore al 94'), e allora ho rimpianto i tempi - lontanissimi - in cui scrivevo di canzonette e ne scrivevo. Del calcio in verità feci presto a innamorarmi, vivendo…
Voglio sbalordire Nedved facendogli sapere che anche Italo Allodi, il leggendario direttore generale dell'Internazionale europea e mondiale, appena arrivato all'odiata Juve l'amo' moltissimo e festeggiô con la Signora ben due scudetti ('71-'72 e '72-'73). C'ero, e alla festa dello scudetto '73 l'Avvocato Agnelli fece un doloroso annuncio:"La nostra Santa Rita ci lascia, va in Federazione. Grazie Allodi". La citazione della Santa degli Impossibili non era casuale, Italo aveva fatto miracoli per ridare vittorie alla Signora. Anche qualcosa di piu'. E dovette andarsene. Prima a Coverciano, poi al Napoli, dove contribuí a far vincere…