TOSCANA: VIA LIBERA A RENDICONTO GENERALE

Diciotto miliardi di entrate e uscite con un disavanzo di 2 miliardi e un saldo finanziario negativo di 476 milioni di euro. Sono questi i dati del Rendiconto generale finanziario 2018 del Consiglio regionale della Toscana approvato questa sera a maggioranza con votazione per appello nominale. La seduta, che si è aperta con il minuto di silenzio chiesto dal presidente Eugenio Giani per ricordare l’aretino morto a causa del maltempo – ha visto una serrata discussione tra i vari consiglieri di maggioranza e opposizione terminata con 24 voti a favore, 14 contrari e 2 astenuti. Rispetto al 2015 si registra un costante miglioramento e una riduzione di oltre un miliardo di euro del disavanzo. 

La gestione dei residui si caratterizza poi per un saldo negativo di circa 40milioni di euro, dovuta essenzialmente alla cancellazione di alcuni residui attivi relativi alla tassa auto, versata da contribuenti toscani, ma incassata da altre regioni, che non sarà compensata per effetto di una decisione assunta in Conferenza Stato Regioni. La gestione di competenza registra un saldo positivo di 324,44milioni di euro. In particolare, su uno stanziamento di entrata e di spesa pari a 18miliardi e 620,33milioni di euro, risultano accertate somme per 10miliardi e 922,01milioni di euro ed impegnate somme per 10miliardi e 597,76milioni di euro. Uno scostamento solo in parte dovuto a elementi tecnici. Va precisato che a fronte dell’entrata accertata di 10milioni e 922,01milioni di euro (costituita essenzialmente da imposte, tasse e tributi destinati a finanziare la sanità), risultano incassati 9miliardi e 24,70milioni di euro, con una capacità di riscossione in conto competenza di 82,62 per cento delle entrate accertate. “Sui tempi di pagamento competiamo con la Lombardia – ha spiegato in aula Andrea Pieroni (Pd), vice presidente della Commissione Controllo – I residui attivi e passivi sono in diminuzione”. 

A fronte di un indebitamento pari a 1,9miliardi di euro, ha rilevato che la quota pro/capite del debito regionale è pari a 502,94 euro, “meno della metà della media nazionale”, con un debito regionale pari allo 0,109 per cento del Pil nazionale” ed “una spesa del debito di 166milioni di euro in diminuzione: erano 179 milioni nel 2017”. Dal 2015, inoltre, si fanno investimenti utilizzando la cassa (3,5miliardi senza interessi). La capacità di indebitamento per oltre due miliardi di euro non viene utilizzata. “Una scelta politica è stata fare gli investimenti usando la cassa. Si è rinunciato, cioè, a utilizzare lo strumento del mutuo, se non in minima parte – ha rilevato il relatore -. In un quadro complesso e difficile, da questi dati emerge con chiarezza lo sforzo costante sul contenimento e la razionalizzazione della spesa”. La spesa del personale è in riduzione, sebbene l’ente abbia circa mille e cento unità in più, provenienti dalle Province”. “La pronuncia di parifica della Corte dei Conti, ottenuta nell’udienza del 23 luglio scorso, non è un atto meramente ricognitivo, né dovuto né formale, ma certifica un bilancio in ordine, sostenibile e che nessuna legge regionale determina squilibri economico-finanziari ”, ha affermato il vicepresidente della commisione Controllo, Andrea Pieroni (Pd), relatore in aula sul provvedimento. 

Pieroni ha  ricordato che le entrate di pertinenza regionale ammontano a 8,3miliardi di euro, con un incremento di 194milioni sul 2017. “Segnano un andamento positivo le entrate relative ad Irap e compartecipazioni IVA – ha osservato – e ciò senza aumenti di tasse, imposte o aliquote”. Il fondo cassa è risultato pari a 382miloni di euro, con  incremento della giacenza di 107milioni di euro. La capacità di spesa si è incrementata fino all’86,60 per cento, così come è aumentato l’ammontare degli stanziamenti di competenza giunti a 9,3 miliardi di euro.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]