PRESENTATA LA SOCIETÀ ITALIANA DI INTELLIGENCE

E’ nata la Società Italiana di Intelligence, abbreviata in SocInt, presentata a Palazzo San Macuto a Roma, sede del Copasir, la commissione bicamerale di vigilanza sui servizi segreti. L’obiettivo è quello di promuovere in Italia la cultura e lo studio dell’intelligence, facendola riconoscere come disciplina accademica, in analogia con quanto accade in altre nazioni.
“La società italiana di intelligence – ha spiegato Mario Caligiuri, direttore del primo Master in Intelligence all’Università della Calabria – nasce per evidenziare nel dibattito politico e culturale italiano la necessità e l’importanza dello studio scientifico dell’intelligence, per decifrare i segni – citando Umberto Eco ne ‘Il nome della rosa’ in una società in cui tutto sembra possibile. La nuova realtà è aperta a libere adesioni attraverso il suo sito web; è orientata in modo particolare verso i docenti universitari, ma vista la caratteristica interdisciplinare e intersettoriale è aperta agli studiosi, agli operatori del settore, agli appassionati, ai giovani”.

“Parlare di intelligence vuol dire anche comprendere quanto siano importanti i temi della protezione del know-how e delle informazioni all’interno delle imprese e, in generale, nel mondo della ricerca – afferma Alberto De Toni, presidente della Fondazione Conferenza dei Rettori delle Università italiane –
Ma anche riflettere sulla manipolazione informativa, sui rischi per la privacy di noi utenti della Rete e altro ancora”.

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