Marocco, Parlamento Ue chiede il rilascio dei giornalisti in prigione

Strasburgo, La sede del Parlamento Europeo. Nella foto l'emiciclo nella sede del Parlamento Europeo di Strasburgo nella quale si svolgono le sessioni plenarie. (Strasburgo - 2012-02-16, Francois Lafite / ipa-agency.net) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Il Parlamento Europeo esorta le autorità marocchine a rispettare la libertà dei media e a garantire processi equi ai giornalisti imprigionati.
In una risoluzione sulla situazione dei giornalisti in Marocco, i deputati chiedono “l’immediato rilascio provvisorio per Omar Radi, Souleimen Raissouni e Taoufik Bouachrine e tutti i giornalisti in prigione, e la fine delle vessazioni nei confronti di tutti i giornalisti del Paese, nonchè dei loro avvocati e delle loro famiglie”. Inoltre, condannano fermamente “l’uso improprio che le autorità marocchine fanno delle accuse di violenza sessuale per scoraggiare i giornalisti dal fare il loro lavoro”.
Nello stesso testo, l’Aula esprime “profonda preoccupazione per le accuse di corruzione nei confronti di alcuni deputati” e chiede “l’applicazione delle stesse misure applicate ai rappresentanti del Qatar”. I deputati ribadiscono inoltre “l’impegno a indagare e ad affrontare in modo approfondito i casi di corruzione nei quali sono coinvolti paesi terzi che tentano di acquisire influenza in seno al Parlamento europeo”.
Nel testo adottato, si esorta inoltre il Paese “a porre fine alla sorveglianza digitale dei giornalisti, anche attraverso il software spia Pegasus, e chiedono ai Paesi dell’UE di interrompere l’esportazione di tecnologia di sorveglianza in Marocco”.
Infine, la risoluzione invita l’UE e i suoi Stati membri “a continuare a sollevare i casi di giornalisti e prigionieri politici detenuti con le autorità marocchine e a usare la loro influenza per ottenere miglioramenti concreti della situazione dei diritti umani nel Paese”.
La risoluzione, non legislativa, è stata adottata con 356 voti a favore, 32 contrari e 42 astensioni.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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