AGRIGENTO (ITALPRESS) – La “leva fiscale” può diventare uno strumento di promozione e di valorizzazione della cultura: occorre una nuova “visione” dei beni culturali che li ponga al centro del processo crescita economica del territorio. In questo contesto anche la Regione Siciliana – utilizzando gli strumenti autonomistici – deve fare la sua parte creando le migliori condizioni per “attrarre” investimenti e nuove risorse turistiche. Lo ha detto l’Assessore regionale all’economia, Alessandro Dagnino, intervenendo al termine della tavola rotonda su “Patrimonio culturale ed archeologico: strategie fiscali di vantaggio per la conservazione e lo sviluppo sostenibile”, svoltasi nella sala “Zeus” del Museo Griffo del parco archeologico della Valle dei templi di Agrigento.
Per un giorno, Magistrati tributari, Docenti universitari, Avvocati, Commercialisti e Notai, infatti, si sono confrontati esaminando i diversi profili della legislazione in materia di fiscalità dei beni culturali. L’evento è stato organizzato dalla Sezione provinciale dell’A.M.T. – Associazione Magistrati Tributari, presieduta dal Giudice Tributario Ignazio Gennaro, e dall’Ordine degli Avvocati di Agrigento con la locale Camera degli Avvocati tributaristi, presieduta dall’Avvocato Daniele Vitello, con i prestigiosi patrocini del Parco Archeologico, dell’Ordine di Dottori Commercialisti, del Consiglio Notarile, dell’Unione Nazionale Camere Avvocati Tributaristi, della Croce Rossa Italiana (Comitato provinciale di Agrigento), del Fondo Ambiente Italiano, delegazione di Agrigento, della Rete civica della salute e dell’Udicon.
I lavori sono stati aperti dai saluti di Salvino Pillitteri, Vice Presidente nazionale vicario dell’Associazione Magistrati Tributari, che ha evidenziato il ruolo fondamentale della Giustizia Tributaria nel garantire la corretta applicazione delle norme fiscali relative ai beni culturali e nel valutare le questioni interpretative riguardanti le agevolazioni e le detrazioni previste per la loro conservazione e valorizzazione.
Sono seguiti i saluti di Vincenza Gaziano, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento, Antonio Pitruzzella, Vice Presidente dell’Ordine dei Dottori commercialisti e degli esperti contabili di Agrigento, Giuseppe Taibi, Capo delegazione provinciale del Fondo Ambiente Italiano, Claudia Gucciardo, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Agrigento e Sciacca e Angelo Cuva, Vice Presidente dell’UNCAT e docente di Diritto Tributario UNIPA, che ha evidenziato l’esigenza di un ripensamento della logica che ispira la normativa nazionale in materia, anche alla luce del principio di sussidiarietà orizzontale, e nel contempo la particolare attenzione che deve rivolgersi alla legislazione regionale, in considerazione delle speciali prerogative in materia tributaria derivanti dal titolo V dello Statuto della Regione siciliana, con particolare riferimento alla fiscalità di vantaggio che purtroppo ad oggi non è stata attuata.
Ha introdotto i lavori il giudice tributario Ignazio Gennaro, Presidente sezione provinciale Associazione Magistrati Tributari, mentre gli interventi sono stati coordinati dall’avvocato Daniele Vitello, Presidente della Camera Avvocati tributaristi di Agrigento. Si sono confrontati sul tema della tavola rotonda prestigiosi ed autorevoli studiosi del diritto tributario i quali partendo dai recenti interventi legislativi in materia di reati contro la cultura (Giovanni Ilarda, presidente di sezione della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Agrigento) hanno affrontato la materia degli investimenti in beni culturali e d’arte (Giacomo Minio, commercialista) si sono concentrati sui profili impositivi in materia di imposte dirette (Salvatore Sammartino, docente di diritto Tributario presso la LUMSA a Palermo) e in materia di imposte indirette (Giuseppe Fanara, notaio), con un focus sulle associazioni no profit (Roberto Pignatone, Docente di diritto tributario UNIPA), sul bonus arte (Luigi Cinquemani, docente di diritto tributario UNIPA) e sulla tassazione delle dimore storiche (Maria Concetta Parlato, docente di Diritto Tributario UNIPA); quindi uno sguardo oltralpe per un confronto del sistema fiscale italiano con quello delle nazioni europee (Giuliana Colli Vignarelli, Avvocato tributarista), per poi interrogarsi sulla esistenza di margini di intervento per una legislazione fiscale regionale concorrente con quella nazionale al fine di valorizzare il patrimonio culturale siciliano (Francesco Antonino Cancilla, Giudice tributario, componente dell’Ufficio nazionale del massimario).
Foto ufficio stampa Associazione Magistrati Tributari e Camera Avvocati Tributaristi-
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