Sanità, Emiliano “Puglia prima regione per incremento produttività”

BARI (ITALPRESS) – Sei sale operatorie, tutte attrezzate e con adeguati spazi di supporto, per garantire massima sicurezza ed efficienza alle attività chirurgiche. E’ il risultato finale dei lavori di adeguamento del Blocco Operatorio dell’Ospedale San Paolo di Bari, inaugurato quest’oggi nella sua configurazione definitiva. L’apertura arriva al termine di un complesso percorso progettuale curato dall’Area Gestione Tecnica e suddiviso in fasi – la prima delle quali ha comportato l’attivazione nel settembre 2020 della nuova area di Emodinamica e delle prime due sale operatorie rinnovate – in modo da garantire la continuità di servizi essenziali in totale sicurezza per l’intero Ospedale, pur in presenza di un cantiere con un importante impatto e anche durante l’emergenza Covid-19. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento Anestesia e Rianimazione del presidio Domenico Milella.
“Faccio i miei complimenti – dichiara il governatore – al direttore generale, alla direzione generale della Asl di Bari, alla direzione sanitaria dell’ospedale San Paolo e a tutto il personale che ha continuato a lavorare incessantemente, nonostante i lavori di ristrutturazione. Voglio ricordare che questo è stato un ospedale importantissimo anche durante il periodo Covid e i lavori si sono svolti a cavallo della pandemia, con tutte le conseguenze immaginabili. L’importo dei lavori è stato di 5 milioni di euro e adesso noi pensiamo che questo ospedale possa dare un ulteriore contributo alla diminuzione di tutte quelle liste di attesa che in questo momento si stanno producendo in tutta Italia, non solo in Puglia. Anzi, le liste di attesa pugliesi sono tra le migliori d’Italia. Questo non vuol dire che non ci siano disagi per i pazienti, ma queste nuove sale operatorie consentiranno alle equipe di alternarsi senza particolari problematiche che invece derivavano precedentemente dal fatto che una sala usata non poteva essere immediatamente riutilizzata per un altro paziente, quindi il turnover delle sale operatorie era più lento”.
“Ovviamente – aggiunge Emiliano – i re delle sale operatorie sono gli anestesisti e i rianimatori, quelli che non cambiano: indipendentemente dalla disciplina e dal tipo di operazione chirurgica che si realizza, sono loro che poi organizzano il lavoro. Peraltro questo è uno dei primi ospedali in cui è stata realizzata la partoanalgesia sempre grazie agli stessi ‘soldatì. I dati di produttività dell’ospedale in materia chirurgica dipendono molto dalla disponibilità degli anestesisti, oltre che di tutti i chirurghi che sono intervenuti”.
“Oggi – prosegue il presidente – stiamo inaugurando sale operatorie che sono già operative. Questa è una regola che abbiamo stabilito molti anni fa: evitare inaugurazioni sulla carta, presentare solo strutture funzionanti. Adesso ovviamente mi auguro che il progresso di questo ospedale possa ulteriormente accrescersi e cercheremo di farlo nonostante le tante difficoltà che abbiamo, perchè il fondo sanitario nazionale sostanzialmente non è stato aumentato, quindi non ci hanno restituito i soldi che avevamo investito per il Covid, non ci hanno dato, se non per una piccola parte, le risorse per gli aumenti energetici e di tutti i fattori della produzione a causa dell’inflazione. Quindi stiamo stringendo la cinghia nonostante risultati straordinari da parte di tutto il sistema sanitario pugliese. Voglio ricordare che dal punto di vista ospedaliero la Puglia è la prima regione italiana per incremento di produttività del sistema. Questo non vuol dire che siamo diventati, in cifra assoluta, uguali ad altre regioni più avanzate, ma il nostro progresso annuale è il più alto e questi meriti non possono non essere attribuiti al personale, alle direzioni sanitarie dei presidi, perchè senza la loro quotidiana applicazione e dedizione sarebbe impossibile ottenere risultati del genere”.
“Queste sale – spiega invece Milella – sono dedicate alle attività chirurgica che si fanno in questo ospedale: chirurgia generale, ortopedia e traumatologia, ginecologia, chirurgia plastica e senologia. Lavoriamo 24 ore su 24 con le urgenze e cerchiamo di lavorare 12 ore al giorno per l’elezione, cercando di aumentare il più possibile l’attività. E’ chiaro che il nuovo blocco operatorio ci ha permesso di lavorare con più tranquillità, ma l’altro aspetto fondamentale è che ha migliorato la qualità della nostra assistenza, perchè l’ambiente è più confortevole sia per i pazienti, sia per gli operatori sanitari”.

-foto: xa2/Italpress

(ITALPRESS).

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