ROMA (ITALPRESS) – Il sistema della previdenza complementare continua a consolidarsi: la dimensione media dei fondi aumenta oltre la crescita generata dall’afflusso di iscritti e contributi. A fine 2024, gli iscritti sfioravano i 10 milioni (+4% rispetto al 2023). È quanto emerge dalla Relazione Annuale sull’attività svolta dalla COVIP nel 2024, presentata oggi nella Sala della Regina della Camera. Persiste un gender gap: gli uomini rappresentano il 61,6% degli iscritti alla previdenza complementare, le donne il 38,4%. In base all’età, gli iscritti risultano concentrati nelle classi intermedie e più prossime al pensionamento, ma il peso della componente più giovane (fino a 34 anni) è salito dal 17,6% del 2019 al 19,9% del 2024. Rispetto alle forze di lavoro, la partecipazione alla previdenza complementare cresce all’aumentare dell’età. Il tasso di partecipazione supera la media nazionale nelle regioni settentrionali, dove si concentrano il 57,2% degli iscritti, mentre valori inferiori alla media si registrano nelle regioni meridionali.
Alla fine del 2024, le risorse accumulate dalle forme pensionistiche complementari si attestano a 243,4 miliardi di euro (+8,5% rispetto al 2023) soprattutto per la dinamica positiva dei mercati finanziari. Le risorse accumulate sono pari all’11,1 % del PIL e al 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane. I contributi incassati nell’anno sono pari a 20,5 miliardi di euro (+7% rispetto al 2023), in crescita in tutte le forme pensionistiche complementari: nei fondi negoziali sono stati raccolti 7,1 miliardi di euro (+9%); nei fondi aperti 3,3 miliardi di euro (+6,8%), nei Piani Individuali Pensionistici “nuovi” 5,3 miliardi di euro (+4,7%); nei fondi preesistenti sono confluiti 4,6 miliardi di euro (+7,4%). Sulle posizioni dei lavoratori dipendenti sono stati versati 17 miliardi di euro di contributi, in crescita di 1,3 miliardi rispetto al 2023: di questi, 8,6 miliardi di euro riguardano quote di TFR; 5,3 miliardi di euro sono contributi a carico dei lavoratori e 3,1 miliardi di euro contributi dei datori di lavoro. Per i lavoratori autonomi sono confluiti versamenti per 1,7 miliardi di euro, stabili rispetto al 2023.
Alla fine del 2024, le attività complessivamente detenute dalle casse di previdenza ammontano, a valori di mercato, a 124,7 miliardi di euro, contro i 114 miliardi dell’anno precedente: a determinare la variazione ha contribuito soprattutto l’andamento positivo dei mercati finanziari e in particolare di quelli azionari. La quota più rilevante delle attività è costituita da titoli di debito, pari a 47,5 miliardi di euro, corrispondenti al 38,1% del totale. Gli investimenti in titoli di capitale sono pari a 24,3 miliardi di euro, il 19,5% del totale. Gli investimenti immobiliari (cespiti di proprietà, fondi immobiliari e partecipazioni in società immobiliari controllate) si attestano nel complesso a 19,7 miliardi di euro, pari al 15,8% del totale.
“Per il rilancio della previdenza complementare è importante un’ampia ed efficace campagna di informazione; vanno visti positivamente anche meccanismi che rendano più automatica la partecipazione, come il silenzio-assenso o l’iscrizione automatica con possibilità di ripensamento”. Nella fase di erogazione delle prestazioni, è netta la preferenza degli iscritti per le prestazioni in capitale rispetto alla rendita vitalizia: per la COVIP, “le opzioni possibili al momento del pensionamento andrebbero ampliate e rese più flessibili, prevedendo anche la possibilità di una rendita temporanea. Anche interventi di natura fiscale potrebbero rappresentare una leva importante per incentivare le adesioni, soprattutto per le fasce di lavoratori meno abbienti, più bisognose di tutela in vecchiaia: un primo intervento potrebbe riguardare la possibilità di trasformare la deducibilità dei contributi iniziali in un bonus di ingresso nei primi anni di adesione. Inoltre un bonus di ingresso alla nascita di un figlio costituirebbe un incentivo all’iscrizione dei minori a forme di previdenza complementare, ancor più utile se si consentisse l’utilizzo delle somme accumulate anche per sostenere il percorso di studi”.
Per le casse di previdenza si dovrebbe semplificare e razionalizzare il sistema dei controlli, oggi molto complesso e frammentato, anche valutando di rafforzare i poteri della COVIP. Inoltre, la COVIP evidenzia che, “a fronte di un ampliamento nel tempo, e in un contesto sempre più complesso, delle funzioni dell’Autorità, le risorse economiche e umane disponibili non hanno subito significativi adeguamenti: la presenza di un vincolo normativo che limita il trattamento economico del personale della COVIP rende difficile il reperimento di nuove professionalità. È necessario un rafforzamento dell’Autorità, assicurando una struttura sempre più qualificata, organizzata e motivata, che possa continuare a garantire un’azione di vigilanza all’altezza delle aspettative”.
LE PAROLE DEL PRESIDENTE PEPE
“Per le casse di previdenza si dovrebbe semplificare e razionalizzare il sistema dei controlli, oggi molto complesso e frammentato, anche valutando di rafforzare i poteri della COVIP”. Lo ha detto il presidente Mario Pepe, alla presentazione della Relazione Annuale sull’attività svolta dall’Autorità nel 2024, nella Sala della Regina della Camera. “Una maggiore facilità per gli iscritti di risolvere le controversie che riguardino le loro posizioni previdenziali sarebbe poi un ulteriore passo per accrescere la fiducia nel sistema previdenziale”, ha aggiunto. La COVIP “non ha il potere di dirimere eventuali liti tra le forme pensionistiche complementari e le casse previdenziali e i singoli iscritti, pensionati e beneficiari, né tra gli iscritti e i datori di lavoro tenuti al versamento dei contributi previdenziali”, ha ricordato. “In questa prospettiva, è opportuno rafforzare la tutela del risparmio previdenziale, istituendo presso la COVIP un Organismo di risoluzione stragiudiziale delle controversie” che “consentirebbe agli iscritti, pensionati e beneficiari, di ottenere una decisione sulla controversia in tempi rapidi, senza i costi derivanti dall’assistenza legale”, ha concluso.
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