Lupo “un rebus ristori in Sicilia, il governo Musumeci non c’è più”

PALERMO (ITALPRESS) – Momento complicato per il Governo della Regione Siciliana, immerso tra lo scandalo che ha colpito la Sanità e le difficoltà a rispondere alle esigenze di cittadini e imprese che chiedono dei sostegni economici per provare a sopravvivere e ripartire nei prossimi mesi, con l’auspicio che la pandemia da Covid-19 allenti la sua morsa. In sede di Finanziaria nel Parlamento siciliano ci sono state diverse tensioni, a tal punto che non sono state neppure discusse le ultime norme ed è stato preferito stralciarle, per non restare impantanati: “Il governo ha perso l’occasione di una finanziaria che avrebbe potuto aiutare le imprese, il lavoro e le famiglie – ha detto ai microfoni dell’Italpress Giuseppe Lupo, capogruppo del PD all’Ars -. Purtroppo, la scelta di Musumeci di decidere per l’utilizzo dei fondi europei per i ristori in giunta, quindi a Palazzo d’Orleans e non in sede di finanziaria a Palazzo dei Normanni, ha svuotato la Finanziaria della sua utilità reale. Io credo che questo sia un errore di miopia politica del Presidente che non aiuta la Sicilia”.
Tra le tematiche più calde e impellenti c’è sicuramente quella legata ai ristori, con il Governo che ha deciso di aiutare alcune categorie tramite la manovra finanziaria e altre attraverso 250 milioni di risorse europee: “In realtà questi 250 milioni verranno distribuiti tra le categorie produttive con atti unilaterali della Giunta di governo – ha sottolineato l’esponente Dem -. E’ stato presentato un ordine del giorno che non c’è stato neppure sottoposto perchè quando è arrivato in Aula era già stato sottoscritto dalla maggioranza. Gli ordini del giorno li presenta il Parlamento, non il Governo per impegnare se stesso. E’ stata una contraddizione. Ovviamente non potevamo accettare quelle che erano le decisioni unilaterali prese dal governo”.
“Al momento – ha aggiunto Lupo – nessuno sa quando arriveranno questi ristori per aiutare commercianti, artigiani e tutti coloro che giornalmente affrontano la crisi economica dovuta al Covid”. Tra norme in cui è andato sotto e vari litigi interni, con Musumeci che ha anche affermato di avere ‘ascarì nella maggioranza, il periodo per il Governo regionale non è certamente florido e sereno: “Il Governo regionale non c’è più perchè non produce risultati utili per l’economia e la sanità siciliana, la maggioranza è andata a pezzi, non c’è più – ha evidenziato Lupo -. Lo scontro tra Miccichè e Musumeci è sempre più evidente. Non è uno scontro tra persone, ma di opinioni e di un modo diverso di intendere anche come portare avanti una compagine di Governo. Il Governo arriva in Aula senza avere concordato i provvedimenti con la maggioranza, con gli stessi colleghi di maggioranza che quando si vota si sentono liberi di potersi esprimere senza vincoli”.
“Errore ancora più drammatico – ha aggiunto – è che il Governo rifiuta ogni tipo di confronto con i gruppi parlamentari di opposizione. Una pandemia è come una guerra e in tempo di guerra i partiti hanno il dovere di parlarsi, non sempre potranno condividere, ma almeno provarci sì. Musumeci si rifiuta di dialogare con le opposizioni, ha chiuso i canali di comunicazione e si è chiuso in una stanza a Palazzo d’Orleans e da lì pretende di dare ordini a tutti, ma certamente non a noi”.
Sullo scandalo che ha coinvolto la Sanità, Lupo, pur non soffermandosi sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolto l’ex assessore Ruggero Razza, non ha dubbi: “Avevamo presentato una mozione di censura all’assessore Razza mesi prima che scoppiasse la vicenda giudiziaria, che per quanto ci riguarda farà il suo corso, ma avevamo già un’opinione politica totalmente negativa della gestione della Sanità dell’assessore Razza – ha spiegato il capogruppo del PD -. Ho fatto ieri una domanda al presidente Musumeci, con un’interrogazione parlamentare e spero mi risponda”.
“Il generale Figliuolo ha chiesto per la Sicilia di raddoppiare gli hub vaccinali e i centri di vaccinazione per potere somministrare, non 20 mila vaccini al giorno, obiettivo che tra l’altro non è neppure raggiunto, ma 50 mila vaccini al giorno – ha proseguito Lupo -. Vorremmo sapere se Musumeci ha predisposto questo piano di potenziamento delle vaccinazioni. Sappiamo che a Palermo l’obiettivo è 12.500 inoculazioni giornaliere e non i 5 mila attuali, a noi interessa questo: tutelare la salute dei siciliani in un momento in cui purtroppo ci sono troppi morti tutti i giorni”.
Per quanto riguarda, infine, le elezioni regionali del 2022, Lupo ha preferito glissare: “In questo momento preferisco parlare di vaccini e di ristori. La preoccupazione della gente è questa, mi sembra inopportuno parlare oggi di elezioni. Dobbiamo concentrarci sulla priorità delle priorità: la pandemia, la salute dei cittadini e il sostegno economico alle categorie produttive e ai lavoratori”, ha concluso il capogruppo del PD all’Assemblea regionale siciliana.
(ITALPRESS).

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