LO SPORT DEL FUTURO AL CENTRO DEL CONVEGNO MAPEI

di Italo Cucci

Il centro di ricerca Sport Service Mapei è vicino a Busto Arsizio, Solbiate e Malpensa dove si è svolto – nel Centro Congressi della Fiera – il convegno “Allenamento e performance: una visione internazionale” presieduto dal patron Giorgio Squinzi, da qualche tempo in queste zone; da quando – non faccio nemmeno i conti – curavo le cronache dell’antica Pro Patria e della Solbiatese in C. Il tempo non è passato inutilmente se qui, pur ricordando le bellissime maglie a righe orizzontali della “Pro”, si realizza la ricerca scientifica più rigorosa e utile per il progresso dello sport. Qui si esce improvvisamente dal blabla sfiancante del modulismo calcistico (Ancelotti a Napoli giocherà a 3 o a 4? – interrogativo angosciante) o dal favolismo ciclistico, proprio nel giorno in cui si esalta il trionfo di Froome – il “sospetto” Froome – al Giro d’Italia. Al proposito, interessante -ancorché abbastanza criptico – l’intervento di Luca Cattaneo sul tema “Effetto acuto dell’allenamento con restrizione del flusso ematico periferico nel calcio e nel ciclismo” che mi ha riportato alla mente alcune traversie dei ciclisti (presenti nella mia memoria Simpson, Merckx e Pantani, al convegno anche Ivan Basso).

Per competenza, ho apprezzato molto gli interventi di Alan McCall, preparatore dell’Arsenal, e di Andrea Azzalin, attualmente al Nantes con Claudio Ranieri dopo averlo seguito al Monaco e al Leicester. Non voglio affliggere il lettore con i resoconti degli interventi, dai quali è infine scaturita una tavola rotonda – con Squinzi, Contador, Magnanelli e altri esperti – che ha rilanciato l’interrogativo “Tradizioni, culture e metodi di allenamento: ogni Paese è diverso, qual è il modello vincente?”. La Premier League sembrerebbe dominare la scena, ma Ranieri e Conte – e prim’ancora Ancelotti, per restare ai giorni nostri – hanno portato in Inghilterra la rivoluzione italiana prima del guardiolismo. E adesso che arriva Sarri al Chelsea, di che metodo di allenamento si parlerà? Ho un’idea: più che “sarrismo” direi Metodo Castelvolturno, visto che Ancelotti quand’era al Bayern si fece illustrare le tecniche di allenamento del sor Maurizio appena sostituito. Credo che se ne riparlerà. Anche al nono convegno del Centro Ricerche Mapei Sport. Fra un anno.
(ITALPRESS).

 

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