GRAVINA “IN 50 GIORNI MESSAGGI IMPORTANTI”

“Il nostro calcio deve scoprire il senso di community. Dobbiamo riscoprire il valore di tanti protagonisti del nostro mondo che a volte non hanno tanta visibilita’ ma possono dare un valore aggiunto al nostro mondo. La nuova governance deve lavorare a riforme e a una rivoluzione del nostro calcio. In 50 giorni abbiamo dato dei messaggi importanti, messaggi che stiamo evitando di enfatizzare”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, intervenendo al convegno “Il calcio e chi lo racconta” a Coverciano. “Ci sono 3-4 azioni che hanno dato un’immagine e una veste diverse al calcio italiano – ha aggiunto – In questi primi 50 giorni con una nuova governance abbiamo cercato di dare fiducia e speranza a un mondo che si muoveva in maniera scomposta, senza avere un obiettivo, ed una meta, e non aveva un orizzonte. Abbiamo generato effetti positivi risvegliando tutta la struttura della Federcalcio che era affetta da un effetto burnout. Ora c’e’ entusiasmo e voglia di centrare obiettivi importanti. Penso ad esempio all’avventura della nostra nazionale femminile al Mondiale e all’obiettivo importante di partecipare per la prima volta alle Olimpiadi”.
Gabriele Gravina si e’ anche guardato indietro al percorso che lo ha portato al vertice del calcio italiano. “L’estate passata e’ stata rovente, determinata da forti strappi, tensioni e violenze, esercitate con grande cattiveria sulle norme che hanno sempre regolato il nostro mondo dello sport. Mi riferisco al mutamento dei format, una piaga che ancora oggi lascia lacerazioni e momenti di grande tensioni fra le componenti. Un’estate che ha fatto capire come fossero deboli alcune norme. E’ stato avviato immediatamente un tavolo per la riforma della giustizia e del codice di giustizia sportiva. Sono stati avviati tavoli di riforma su altre cinque aree, per la prima volta nella storia l’ultimo Consiglio federale ha approvato delle linee guide per la gestione delle societa’ e il 18 dicembre dovremmo approvare le norme relative alle licenze nazionali, sei mesi prima dei termini fissati fino ad oggi”. Il presidente della Figc ha poi parlato di un nuovo modo di vivere la Federcalcio. “Oggi il dialogo comincia ad affiorare in tutte le componenti. Dobbiamo uscire dal periodo di depressione passata con una nuova speranza. La nostra attivita’ deve tracciare un orizzonte con una rivoluzione che significa una collaborazione fra le componenti e un dialogo costante fra esse”.
“Stiamo lavorando molto su un’idea nuova di calcio italiano, dove e’ importante il risultato ma non e’ tutto. Bisogna uscire da un momento di crisi che ha attanagliato il nostro mondo. C’e’ stato un periodo di crisi e di transizione che ha portato a grandi preoccupazioni ma crisi significa anche opportunita’. Dobbiamo cogliere gli aspetti di questa crisi”. Per Gravina “la crisi non si puo’ superare solo con una modifica di regolamenti, ma serve un cambio radicale, un cambio di direzione, con un approccio diverso, un modo di confrontarsi diverso. Dobbiamo scoprire il vero senso del confrontarsi attraverso il dialogo, attraverso lo scambio di identita’”. “Infrastrutture e settori giovanili sono due asset principali del mio mandato – chiosa – I 50 centri federali che ci sono sui territori sono sufficienti ma adesso dobbiamo dargli dei ‘contenuti’. I ragazzi devono imparare la tecnica ma devono anche lavorare e studiare per avere un futuro importante a prescindere da quello che avranno sotto il profilo sportivo. Dobbiamo evitare di creare una fabbrica di sogni. In questo abbiamo grande uniformita’ con il ct Roberto Mancini che non deve scoprire talenti ma deve allenarli a crescere, con grande sintonia con i club”.
(ITALPRESS).

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