ROMA (ITALPRESS) – Il gruppo terroristico palestinese Hamas ha rilasciato gli altri 13 ostaggi nell’area di Khan Younis, consegnandoli alla Croce Rossa. Lo annunciano le tv arabe. Sono stati rilasciati, quindi, tutti i 20 ostaggi vivi rapiti il 7 ottobre 2023. I corpi dei 28 ostaggi deceduti saranno consegnati alla Croce Rossa in un trasferimento separato questo pomeriggio.
In precedenza sette ostaggi israeliani vivi erano stati trasferiti dal gruppo terroristico palestinese Hamas alla Croce rossa internazionale a Gaza. Gli ostaggi che a breve torneranno in Israele, dove erano stati rapiti 738 giorni fa, il 7 ottobre 2023, due anni fa, sarebbero Gali e Ziv Berman, Matan Angrest, Alon Ohel, Omri Miran, Eitan Mor e Guy Gilboa-Dallal. Sei degli ostaggi sono stati consegnati in un punto di consegna nel nord di Gaza, mentre un altro a Gaza City, riportano i media. Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha annunciato questa mattina di aver avviato un’operazione multifase per facilitare il rilascio e il trasferimento di ostaggi israeliani e detenuti palestinesi come parte di un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.
TRUMP ARRIVA IN ISRAELE, LE SUE PAROLE ALLA KNESSET
I sette ostaggi israeliani rilasciati oggi dal gruppo terroristico palestinese Hamas – Matan Angrest, i fratelli Gali e Ziv Berman, Alon Ohel, Eitan Mor, Omri Miran e Guy Gilboa-Dalal – sono stati portati in una struttura delle Forze di difesa israeliane (Idf) vicino alla comunità di confine di Re’im dopo essere stati scortati fuori dalla Striscia di Gaza dalle truppe. Lo riferisce l’esercito israeliano. I sette si sottoporranno a controlli fisici e mentali iniziali presso il sito dell’esercito e incontreranno i loro familiari.
Intanto nella piazza degli ostaggi, a Tel Aviv, continuano ad arrivare persone per celebrare questo storico giorno. Secondo i media, nella piazza ci sono circa 65mila persone e ne stanno arrivando altre.
Le famiglie degli ostaggi hanno ricevuto videochiamate dirette da Hamas poco prima del rilascio dei loro congiunti. Lo riportano i media israeliani. Tra queste, Einav, madre di Matan Zangauker, che ha detto al telefono al figlio: “Matan, stai tornando a casa. State tornando tutti a casa. Grazie a Dio la guerra è finita. State tornando a casa. La mia vita, ti aspetta”.
ISRAELE HA SCARCERATO GLI 88 PALESTINESI CONDANNATI ALL’ERGASTOLO
Le autorità israeliane hanno rilasciato 88 detenuti palestinesi condannati all’ergastolo dalla prigione di Ofer, a ovest di Ramallah, in Cisgiordania, nell’ambito della prima fase dell’accordo tra Israele e Hamas. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa. L’accordo raggiunto la settimana scorsa a Sharm el-Sheikh prevede che in cambio del rilascio dei 48 ostaggi israeliani, 20 dei quali vivi e liberati questa mattina da Hamas – Israele liberi 250 detenuti palestinesi condannati all’ergastolo, di 88 dalla prigione Ofer, a ovest di Ramallah, e 162 dalla prigione Ketziot, nel Negev. L’intesa prevede anche il rilascio di 1.718 detenuti palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre 2023.
NETANYAHU: “ABBIAMO PAGATO UN PREZZO ALTO, I NEMICI HANNO COMMESSO UN ERRORE CATASTROFICO”
“Abbiamo pagato un prezzo alto, ma i nostri nemici capiscono di aver fatto un errore catastrofico, il 7 ottobre 2023, Israele è forte ed è qui per restare, grazie ai nostri eroici soldati”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu alla Knesset davanti al presidente Usa Donald Trump. “Gli israeliani sono una nazione di leoni. Il popolo ebraico si è risollevato più volte dalle ceneri. E questo assicura la nostra sopravvivenza e la pace”, ha aggiunto.
“Tanti governi sono stati vittime della propaganda di Hamas, ma con l’elezione di Trump alla Casa Bianca tutto è cambiato dalla sera alla mattina – ha aggiunto Netanyahu – Grazie a Witkoff, Kushner e Dermer per il loro contributo al lavoro” che ha portato al rilascio degli ostaggi, ha proseguito Netanyahu. Il premier israeliano ha aggiunto di “non aver mai visto muovere il mondo in modo così determinato come il nostro amico Trump”.
NETANYAHU NON ANDRA’ IN EGITTO
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non parteciperà al “Vertice della Pace” di Sharm el-Sheikh a causa della vicinanza all’inizio delle festività. Lo ha annunciato il suo ufficio. Netanyahu teme inoltre che la partecipazione al vertice durante le festività possa causare una crisi con i partiti ultra-ortodossi, scrivono i media.
IL VIDEO DEL CONVOGLIO DELL’IDF CHE TRASPORTA I PRIMI 7 OSTAGGI LIBERATI
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).