BARBAGALLO “LA SVOLTA PARTA DALLE PENSIONI”

Una manifestazione nazionale per chiedere che le condizioni dei pensionati occupino un ruolo centrale nell’agenda del governo Pd-M5S-LeU. Le sigle dei sindacati dei pensionati – Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, riunite questa mattina per gli esecutivi unitari – hanno deciso che a metà novembre (presumibilmente il 16) si riuniranno al Circo Massimo per una manifestazione in cui si informeranno i pensionati sulle richieste fatte al governo. Carmelo Barbagallo, segretario generale Uil, Ivan Pedretti, segretario dei pensionati Cgil, e Luigi Bonfanti, segretario dei pensionati Cisl, chiedono che il governo «si dimostri di svolta» su temi come la non autosufficienza, la parificazione della tassazione, la rivalutazione delle pensioni e un adeguamento delle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Le tre sigle hanno scandito quali saranno le contromisure per richiamare l’attenzione del governo. Il primo passo è una lettera delle tre segreterie inviata questa mattina al Presidente Conte. La richiesta è di essere ricevute il prima possibile per discutere delle proposte da inserire nella legge di bilancio.

Il 9 ottobre, invece, Milano ospiterà «una grande mobilitazione di quadri dirigenti sindacali, circa 7000-8000 persone», come confermato da Barbagallo. Il cerchio si chiuderà a metà novembre con una manifestazione che Bonfanti definisce «di carattere informativo». «Dalla piattaforma che abbiamo presentato non abbiamo avuto grandi risposte. In questo programma di Conte ci sono accenni di risposte su infrastrutture, giovani e mondo del lavoro, ma se il governo vuole essere di svolta bisogna cominciare dai pensionati. In questi anni si è fatto cassa sui pensionati – anche i pochi centesimi che Conte citava nel primo governo – sono diventati 3,6 miliardi. Solo per restituirli bisogna postare 3,6 miliardi sulla prossima finanziaria. Bisogna rivalutare le pensioni, perché altrimenti si impoveriscono i pensionati», ha detto Barbagallo a margine dei lavori.

Se le risposte non dovessero essere adeguate, il leader della Uil promette: «Continueremo con la nostra mobilitazione. Se poi questo governo accenna ad andare in una direzione diversa, noi saremo contenti. Se così non fosse, non faremo sconti a nessuno e continueremo a rivendicare le nostra esigenze».

 

Pedretti avvisa sulla necessità di provvedere alla tutela «di tre milioni di anziani non autosufficienti». Il tema, secondo il sindacalista Cgil, non si esaurisce solo convocando le associazioni dei disabili, ma coinvolgendo anche le famiglie di coloro che versano in condizioni di indigenza. «Se impoveriamo 16 milioni di persone – osserva – è difficile che ricominci la spesa interna», informando che, mediamente, «a Milano una persona non autosufficiente costa 2800 euro al mese alle famiglie». Per i sindacati è importante agire subito con «una legge sulla non autosufficienza» ed, eventualmente, come suggerisce Pedretti, con «una tassa di scopo». Per Bonfanti c’è un problema di contenuti fra le linee programmatiche del governo, con misure neppure tangenti al mondo dei pensionati: «Sul tema del fisco non si tiene conto che 3/4 del paese, da queste norme, non hanno nulla da recuperare. La norma sul cuneo fiscale non riguarda i pensionati. Pretendiamo che lo stesso aiuto che si dà ai lavoratori venga dato anche ai pensionati».

 

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