CALABRIA, 700 MILIONI PER NUOVI OSPEDALI

“L’Accordo di programma integrativo straordinario per il settore degli investimenti sanitari sancisce la disponibilità di risorse complessive per oltre 700mila euro per la realizzazione dei nuovi ospedali di Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria”. Ad annunciarlo è il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, nel corso di una conferenza stampa alla Cittadella regionale di Catanzaro. Con delibera di giunta è stato avviato formalmente l’iter per la sottoscrizione del nuovo Accordo e approvato l’elenco degli interventi da realizzare con fondi statali, regionali e privati per garantire il miglioramento funzionale, strutturale, impiantistico e tecnologico dei centri sanitari. Il primo stralcio riguarda l’adeguamento degli ospedali di Crotone per 25 milioni e di Lamezia Terme 20 milioni; la costruzione del nuovo nosocomio di Cosenza per 375 milioni e della relativa Cittadella della salute Cosenza per 45 milioni; il potenziamento dell’ospedale metropolitano di Reggio Calabria per 1 milione e mezzo di euro. Il secondo stralcio di interventi comprenderà il nuovo ospedale di Catanzaro per 170 milioni con la cittadella della salute per 40 milioni; l’adeguamento funzionale del plesso Mater Domini per  25 milioni e l’ampliamento dell’ospedale Morelli di Reggio Calabria per 180 milioni (fondi Inail).
(ITALPRESS) – (SEGUE).

Il delegato alla sanità Franco Pacenza ha spiegato che l’Accordo sul sistema sanitario, nell’ambito degli obiettivi del Patto per la Calabria sottoscritto nel 2016 e modificato nel 2018, è frutto di un’interlocuzione durata circa un anno con il Ministero della salute e dell’economia al fine di rendere gli investimenti compatibili con la programmazione in corso e dopo aver acquisito i relativi studi di fattibilità.
Andando nel dettaglio degli interventi, il Governatore Oliverio ha così evidenziato: “Per l’ospedale di Reggio Calabria è già stata espletata la gara per la progettazione, mentre su Catanzaro i lavori sono subordinati alla conclusione del processo di accorpamento delle aziende Pugliese-Ciaccio e Mater Domini con la stipula della convenzione tra Regione e Università. L’obiettivo è quello di realizzare un polo di assistenza, ricerca e formazione: le risorse non utilizzate della precedente programmazione sono state recuperate e rafforzate per riqualificare e costruire un polo di eccellenza della sanità calabrese che è legato al processo di integrazione avviato con la legge approvata dal Consiglio. Tutte le professionalità dovranno essere valorizzate senza logiche annessionistiche”.

“Al tempo stesso – ha continuato – abbiamo voluto scongiurare il rischio di uno svuotamento dei servizi nel centro storico, con la realizzazione di servizi ambulatoriali di prossimità e di primo intervento nel sito dell’attuale ospedale Pugliese, così da offrire un centro qualificato allentando la pressione sulla struttura ospedaliera. Sul progetto di Cosenza eravamo pronti da qualche mese, ma abbiamo dovuto attendere che il Comune si pronunciasse sullo studio di fattibilità per individuare il sito dove allocare la nuova struttura. L’Annunziata è datato 1929 ed è un contenitore assolutamente inadeguato”.
Oliverio ha, poi, fatto il punto sui lavori avviati degli altri ospedali calabresi: “Su quello della Sibaritide siamo in procinto di definire il progetto esecutivo per costruire le fondamenta della struttura, per la Piana di Gioia Tauro, occorre recepire le recenti osservazioni sul sito avanzate dalla Soprintendenza per i beni archeologici, per Vibo Valentia sono iniziati i lavori di messa in sicurezza idraulica del sito e della strada di accesso. Sui primi due, inoltre, il Mise dovrà a breve determinarsi in merito alla vicenda della cessione aziendale del gruppo Tecnis”

“Purtroppo si sono registrati grandi ritardi a causa di procedure sbagliate e di un percorso rallentato da vizi di origine. Per questo non bisogna fare gli stessi errori sulle nuove opere e trascinarsi problemi in un settore, come quello della sanità, dove da decenni la lunga gestione commissariale del Governo ha espropriato le Regioni dei propri poteri piuttosto che accompagnarle nel superare le difficoltà” ha concluso Oliverio.

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