A Dubai celebrata “L’arte del pizzaiuolo napoletano”

NAPOLI (ITALPRESS) – E’ stato celebrato con un evento internazionale a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, il 4° Anniversario del riconoscimento de “L’Arte del Pizzaiuolo Napoletano” nella Lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità – UNESCO. Un traguardo significativo che, insieme al rinnovato percorso di salvaguardia dell’elemento, segna anche la crescente reputazione a livello mondiale dei maestri dell’arte bianca. A quattro anni dall’iscrizione nella prestigiosa Lista, si sono infatti moltiplicate le richieste, da ogni parte del mondo, di veri pizzaiuoli di scuola napoletana. Si tratta di un segnale importante per il made in Naples e il made in Italy che occorre tutelare e valorizzare al meglio. Per l’occasione, Google ha dedicato alla pizza uno speciale doodle, un divertente e colorato puzzle game che sfida l’utente a creare tranci in base al tipo di condimento richiesto.
In occasione della ricorrenza, e nell’ambito delle iniziative per Expo Dubai 2020, la Regione Campania ha promosso l’evento di celebrazione presso l’Antica Pizzeria da Michele Dubai che afferisce alla rete de l’Antica Pizzeria da Michele in the World. L’appuntamento è stato organizzato in collaborazione con Scabec Società Campana Beni Culturali SpA e Fondazione UniVerde, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi Uniti e con l’adesione dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, dell’Associazione Verace Pizza Napoletana.
“L’arte del pizzaiuolo napoletano è un elemento culturale di altissimo valore universale perchè lega un sentimento di identità al desiderio di creare un dialogo aperto con il mondo. Occorre continuare a sostenere l’obiettivo della sua salvaguardia e fare sistema, anche a livello internazionale, per promuovere il suo carattere divulgativo e formativo” ha detto Rosanna Romano,Direttore generale per le Politiche Culturali e il Turismo, Regione Campania.
Per Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura, Regione Campania: “Si tratta di un’arte autentica che si basa su una competenza che permette di sfruttare appieno la qualità dei prodotti agroalimentari dei territori campani. Si tratta di un patrimonio capace di attivare una rinascita sociale ma anche economica dei territori e delle produzioni di qualità”.
“La rete delle ambasciate italiane si è impegnata a promuovere la candidatura in tutto il mondo ed è stata accanto alla Fondazione Univerde sin dai primi passi della campagna #pizzaUnesco. Molte sedi diplomatiche italiane hanno svolto iniziative a sostegno della candidatura dell’arte del pizzaiuolo napoletano e continueremo a sostenere questo patrimonio in un’ottica di promozione integrata a 360° della cultura italiana e dell’Italian Taste” ha aggiunto Nicola Lener, Ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti.
“Festeggiamo il quarto anniversario con la consapevolezza che occorre continuare a investire sulla conoscenza e sulla tutela dei nostri patrimoni culturali e agroalimentari. Non dobbiamo dimenticare che la grande notorietà della pizza, diretta conseguenza del riconoscimento Unesco dell’Arte del Pizzaiuolo Napoletano, ha moltiplicato la richiesta di contrasto al fake food, cioè contro i tentativi di contraffazione e di agropirateria. Serve un forte e rinnovato impegno di salvaguardia dell’autenticità della vera pizza napoletana che può diventare ancora di più il simbolo della lotta all’italian sounding” ha commentato Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde.
(ITALPRESS).

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