Cade in strada dissestata, il Comune di Palermo condannato a risarcire 50 mila euro una cittadina

PALERMO (ITALPRESS) – Una caduta causata da una strada dissestata si trasforma in una condanna per il Comune di Palermo. Con la sentenza 4281/2025, il tribunale di Palermo, Giudice Davide Romeo, ha riconosciuto la responsabilità dell’ente e lo ha condannato a risarcire oltre 50.000 euro una cittadina rimasta gravemente ferita dopo essere inciampata in una disconnessione del manto stradale in via Emilia, completamente priva di segnalazioni. La donna è stata assistita dagli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale dello studio legale Palmigiano e Associati, che hanno seguito l’intero contenzioso fino alla decisione favorevole.

L’incidente risale al 10 maggio 2018, intorno alle ore 10:30. La donna stava attraversando via Emilia, quando è caduta rovinosamente a terra a causa di un dissesto stradale non visibile né segnalato. Soccorsa dai sanitari del 118 e trasportata d’urgenza all’ospedale Villa Sofia-Cervello, le è stata diagnosticata una frattura dell’anca destra. Il quadro clinico ha richiesto un intervento chirurgico con protesi all’anca, eseguito presso la Casa di Cura Latteri. Il successivo percorso di recupero è stato lungo e complesso: ricoveri, fisioterapia, visite specialistiche ed esami diagnostici hanno accompagnato la paziente per mesi, con una documentazione sanitaria che ha reso pienamente tracciabile l’evoluzione delle sue condizioni. Il consulente medico-legale incaricato dal tribunale ha accertato postumi permanenti particolarmente rilevanti: un danno biologico del 22%, oltre a periodi di invalidità temporanea assoluta e relativa.

Nella sua decisione, il tribunale ha affermato la responsabilità del Comune ai sensi dell’articolo 2051 del Codice Civile – responsabilità per custodia – ricordando che gli enti pubblici devono garantire la sicurezza delle strade urbane e che i cittadini hanno diritto a percorrerle senza esporsi a rischi imprevedibili. I dissesti non segnalati, ha evidenziato il giudice, costituiscono un pericolo concreto e difficilmente evitabile. Per quanto riguarda la società RAP spa, affidataria della manutenzione stradale, il tribunale non l’ha ritenuta direttamente responsabile dell’incidente. Tuttavia, ha stabilito che la società debba garantire il Comune, sulla base delle clausole contrattuali che prevedono la copertura delle responsabilità civili per i sinistri. Ciò significa che, pur rispondendo in giudizio il Comune, le somme eventualmente pagate devono essere rimborsate da RAP, come previsto dal contratto tra le parti.

“Questa sentenza conferma un principio fondamentale: i cittadini hanno diritto a camminare su strade sicure. La manutenzione delle vie urbane è un obbligo preciso e le amministrazioni pubbliche devono rispondere quando tale obbligo non viene rispettato”, hanno dichiarato gli avvocati Palmigiano e Vitale.

– Foto ufficio stampa studio legale Palmigiano e Associati –

(ITALPRESS).

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