PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Lo Xinhua Institute, un think tank affiliato all’agenzia di stampa Xinhua, lunedì ha presentato un nuovo libro intitolato “Colonizzazione della mente”, sia in lingua cinese che inglese, durante la 36esima conferenza accademica sul giornalismo organizzata da Xinhua.
Pubblicato dalla Xinhua Publishing House, il volume raccoglie due rapporti del think tank, intitolati “Colonizzazione della mente – Mezzi, radici e pericoli globali della guerra cognitiva degli Stati Uniti” e “Origini, fatti e pericoli dell’egemonia militare degli Stati Uniti”.
Il rapporto sulla colonizzazione della mente da parte degli Stati Uniti rivela come il Paese abbia a lungo eroso la sovranità di altre nazioni attraverso la penetrazione ideologica, minando equità e giustizia nella percezione internazionale.
Il rapporto è stato presentato per la prima volta il 7 settembre 2025, in occasione del Global South Media and Think Tank Forum 2025. Il rapporto sull’egemonia militare statunitense analizza le radici ideologiche, gli strumenti e le pratiche dell’egemonia militare degli Stati Uniti, nonché i danni inflitti alla sicurezza e alla stabilità globali. Presentato per la prima volta il 5 settembre 2023, è stato successivamente rivisto alla luce degli sviluppi più recenti prima di essere incluso nel libro di recente pubblicazione.
Gli esperti che hanno partecipato alla conferenza accademica di lunedì ritengono che, dalla pubblicazione, i due rapporti abbiano svolto un ruolo importante nel costruire un consenso tra i Paesi del Sud globale sulla necessità di perseguire uno sviluppo indipendente e liberarsi dai vincoli egemonici.
Gli Stati Uniti hanno spesso iniziato guerre e intrapreso varie forme di confronto in tutto il mondo, mascherando sempre le proprie azioni con una retorica apparentemente persuasiva, che rappresenta di per sé una manifestazione concreta della “colonizzazione della mente”, ha affermato Chen Gang, preside della Facoltà di giornalismo e comunicazione della Peking University.
Chen ha aggiunto che il nuovo libro offre uno studio innovativo e sistematico della colonizzazione della mente da parte degli Stati Uniti e dei suoi meccanismi di fondo, aiutando i Paesi di tutto il mondo, in particolare quelli del Sud globale, a rimanere vigili e ad adottare misure preventive.
Jiang Fei, vice presidente dell’Accademia cinese delle scienze sociali, ha sottolineato che, in un contesto di profondi cambiamenti mai visti in un secolo, è indispensabile condurre un’analisi approfondita delle varie manifestazioni del neocolonialismo occidentale, ristrutturando i quadri cognitivi di tutti i Paesi e rimodellando l’ordine globale della comunicazione.
Ciò porterà grandi benefici nella promozione della solidarietà tra i Paesi del Sud globale e nel rafforzamento della pace e dello sviluppo nel mondo, ha concluso Jiang.
(ITALPRESS).




















