TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – Un nuovo attacco missilistico iraniano ha preso di mira il nord di Israele, dove si sono attivate le sirene d’allarme. Le Forze di difesa israeliane hanno diffuso l’avviso per la popolazione che è possibile uscire dalle zone protette, quindi l’attacco si è concluso. I media non riferiscono di vittime. L’esercito aggiunge che è stato lanciato un “numero limitato” di missili.
Nel pomeriggio, l’Aeronautica israeliana aveva lanciato una nuova ondata di attacchi contro decine di obiettivi in Iran. Lo hanno riportato i media israeliani. Fin dalle prime ore del mattino, l’Aeronautica militare israeliana ha individuato e distrutto diversi camion carichi di armi, tra cui lanciamissili terra-aria, in movimento dall’Iran occidentale verso Teheran nel tentativo di sfuggire agli attacchi delle Forze di difesa israeliane (Idf), ha annunciato un portavoce delle Idf. Poco prima, i media iraniani hanno riportato esplosioni nella città di Mashhad, nel nord-est dell’Iran.
L’Aeronautica militare israeliana aveva in precedenza colpito il quartier generale della forza Quds del corpo delle Guardie rivoluzionarie iraniane, i pasdaran, a Teheran, dopo un massiccio attacco missilistico iraniano su Israele. Lo hanno riferito le Forze di difesa israeliane (Idf). “La sede della forza Quds dei pasdaran era il luogo in cui erano pianificati gli attacchi terroristici contro Israele, da parte di agenti dell’Iran”, afferma l’esercito. La forza Quds dei pasdaran è un’unità di élite. L’attacco di questa mattina segue quelli contro le sedi di altri dicasteri effettuati ieri. Il ministero della Salute iraniano ha annunciato che dall’inizio del confronto militare tra Israele e Iran nella Repubblica islamica sono morte 224 persone.
Dall’inizio dell’operazione israeliana Rising Lion contro obiettivi del regime iraniano, gli attacchi missilistici iraniani hanno provocato 24 morti e 592 feriti, di cui 10 in gravi condizioni, 36 in condizioni moderate e 546 feriti lievi. L’operazione Rising Lion è stata lanciata nella notte fra il 12 e il 13 giugno da Israele. Finora l’Iran ha diretto verso Israele 370 missili, in gran parte intercettati dai sistemi di difesa antimissilistica, colpendo circa 30 obiettivi. Dall’Iran sono stati lanciati anche centinaia di droni.
COLPITA LA SEDE DELLA TV IRANIANA, ESPLOSIONE IN DIRETTA
L’UE “LA RUSSIA NON E’ UN MEDIATORE CREDIBILE”
LE PAROLE DI NETANYAHU
L’eventuale eliminazione della guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, porrebbe fine, e non intensificherebbe, l’attuale conflitto tra Israele e Iran, scoppiato alla fine della scorsa settimana. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista alla Abc. Rispondendo a una domanda sul presunto veto del presidente americano Donald Trump sull’eliminazione di Khamenei, Netanyahu ha dichiarato: “Non peggiorerà il conflitto, ma vi porrà fine”. “Abbiamo avuto mezzo secolo di conflitti diffusi da questo regime che terrorizza tutti in Medio Oriente; ha bombardato i giacimenti petroliferi di Aramco in Arabia Saudita; sta diffondendo terrorismo, sovversione e sabotaggio ovunque”, ha detto Netanyahu. “La ‘guerra infinita’ è ciò che l’Iran vuole, e ci sta portando sull’orlo di una guerra nucleare. In realtà, ciò che Israele sta facendo è impedirlo, porre fine a questa aggressione, e possiamo farlo solo opponendoci alle forze del male”, ha affermato.
Netanyahu ha affermato che è nell’interesse degli Stati Uniti sostenere Israele nel tentativo di eliminare il programma nucleare iraniano. “Oggi è Tel Aviv. Domani è New York” a essere sotto attacco, ha spiegato. L’operazione lanciata da Israele in Iran lo scorso venerdì “è al servizio dell’umanità, ed è una battaglia del bene contro il male. L’America sta, dovrebbe stare e sta dalla parte del bene. È quello che sta facendo il presidente Trump, e apprezzo profondamente il suo sostegno”, ha detto. Riguardo alle indiscrezioni secondo cui l’Iran avrebbe chiesto agli Usa di tornare al tavolo dei negoziati sul nucleare, Netanyahu ha detto: “Non mi sorprende. Vogliono continuare a tenere questi colloqui fasulli in cui mentono, imbrogliano, prendono in giro gli Stati Uniti. E, sapete, abbiamo informazioni molto solide al riguardo. Vogliono continuare a costruire le loro armi nucleari e il loro arsenale di missili balistici, che stanno lanciando contro il nostro popolo. Vogliono continuare a creare due minacce esistenziali contro Israele mentre parlano. Questo non accadrà”.
“L’Aeronautica controlla i cieli di Teheran. Siamo sulla buona strada per raggiungere i nostri due obiettivi: eliminare la minaccia nucleare ed eliminare la minaccia missilistica”,aveva detto in precedenza il premier israeliano durante la visita presso la base aerea di Tel Nof, insieme al ministro della Difesa, Israel Katz, e al capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), generale Eyal Zamir. Netanyahu ha aggiunto: “Siamo sulla strada della vittoria, e questo risultato lo stiamo ottenendo grazie ai nostri eroici piloti, al nostro meraviglioso personale di terra, che sta svolgendo un lavoro straordinario”.
LE PAROLE DEL MINISTRO KATZ
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha chiarito la sua precedente dichiarazione, ovvero che “i residenti di Teheran pagheranno il prezzo” per le azioni ordinate dalla guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei. “Voglio chiarire l’ovvio: non c’è alcuna intenzione di danneggiare fisicamente i residenti di Teheran come fa il dittatore assassino – Khamenei – con i residenti israeliani. I residenti di Teheran saranno costretti a pagare il prezzo della dittatura e a evacuare le proprie case dalle aree in cui sarà necessario attaccare obiettivi del regime e infrastrutture di sicurezza a Teheran”, ha affermato il ministro.
In precedenza, Katz ha scritto su X: “L’arrogante dittatore di Teheran è diventato un codardo assassino che spara colpi mirati al fronte interno civile in Israele per dissuadere le Forze di difesa israeliane (Idf) dal continuare l’attacco che sta mettendo a dura prova le loro capacità. A pagarne il prezzo saranno gli abitanti di Teheran, e presto”.
ESPLOSIONI A TEHERAN, DANNI ALL’IMPIANTO NUCLEARE DI NATANZ
I media iraniani segnalano esplosioni nelle zone orientali e occidentali di Teheran, in seguito ai bombardamenti dell’Aeronautica israeliana. Secondo l’agenzia di stampa Fars, l’Aeronautica israeliana ha anche colpito una base militare nella parte occidentale del Paes. Il portavoce persiano delle Forze di difesa israeliane (Idf), Kamal Pinhasi, ha diramato un avviso ai cittadini della capitale Teheran, invitandoli a evacuare dal distretto 3.
“Avviso urgente ai lavoratori e a coloro che soggiornano nel distretto 3 di Teheran. Nelle prossime ore, le Idf opereranno nell’area, come hanno già fatto negli ultimi giorni in tutta Teheran, per colpire le infrastrutture militari del regime iraniano. Cari cittadini, per la vostra sicurezza, vi chiediamo di evacuare immediatamente dall’area contrassegnata nel distretto 3”, ha scritto, pubblicando una mappa.
L’impianto nucleare sotterraneo di Natanz, in Iran, ha subito danni significativi in seguito al bombardamento israeliano dei giorni scorsi. Lo riporta il quotidiano israeliano Haaretz citando una fonte a conoscenza dei dettagli. La fonte ha affermato che Israele dispone di informazioni di intelligence secondo cui il sito ha subito danni estesi, sebbene siano necessarie ulteriori ispezioni e valutazioni per determinare l’entità dei danni e se l’impianto sia crollato completamente. Al contrario, il direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi ha dichiarato oggi che la struttura in superficie e la sua centrale elettrica sono state distrutte, mentre l’impianto sotterraneo rimane intatto.
ERDOGAN SENTE IL PRESIDENTE IRANIANO
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha parlato al telefono con il suo omologo iraniano, Masoud Pezeshkian, a cui ha dichiarato che la Turchia è pronta a svolgere un ruolo di facilitatore per la fine immediata dei conflitti e il ritorno ai negoziati sul nucleare. Lo riporta l’agenzia di stampa turca Anadolu. Erdogan ha sottolineato l’importanza che la Turchia attribuisce al mantenimento della pace e della stabilità nella sua regione e ha detto di aver avuto una serie di contatti con i leader internazionali sul conflitto tra Israele e Iran.
IL RACCONTO DELLA GIORNATA
Il più recente lancio di missili dall’Iran verso Israele, avvenuto nella notte, ha provocato 8 morti e oltre 300 feriti, secondo il servizio di soccorso Magen David Adom (Mda). A Petah Tikva, a est di Tel Aviv, quattro persone sono state uccise dopo che un missile iraniano ha colpito un edificio residenziale. Nonostante si siano rifugiati nella “stanza sicura” all’interno dell’appartamento, tre anziani sono stati feriti a morte dal missile che ha colpito proprio la stanza-rifugio. Un altro anziano è morto a Bnei Brak, a est di Tel Aviv. Altri tre corpi sono stati trovati nelle macerie di un edificio colpito ad Haifa.
Circa 50 caccia da combattimento e aerei dell’Aeronautica israeliana hanno attaccato e distrutto oltre 120 lanciatori di missili terra-terra in Iran, pari a “un terzo dei lanciatori di missili terra-terra in possesso del regime iraniano”. Lo ha dichiarato il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), contrammiraglio Daniel Hagari. “Gli attacchi hanno impedito al regime di lanciare solo metà dei missili pianificati durante la notte”, in cui le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno lanciato “65 missili e decine di droni, di cui la maggior parte è stata intercettata con successo”, ha concluso Hagari.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno trasferito alcune unità dalla Striscia di Gaza per rafforzare il confine con Egitto e Giordania, a causa del conflitto in corso con l’Iran. Secondo l’esercito, quattro divisioni delle Idf sono attualmente operative a Gaza, dopo che la Divisione 98, una formazione d’élite di paracadutisti e unità di commando, è stata ritirata da Khan Younis e trasferita “altrove” all’inizio del conflitto con l’Iran.
Decine di migliaia di soldati continuano a operare nella Striscia, dove hanno continuato a eliminare i miliziani di di Hamas a Gaza, a distruggere le infrastrutture terroristiche, compresi i tunnel, e a rafforzare le proprie difese lungo il confine con la Striscia. Le Idf affermano di avere il triplo delle forze abituali al confine con la Giordania. Negli ultimi giorni, l’esercito hanno schierato la neonata Divisione 96 “Gilad” nella parte settentrionale del confine con la Giordania, mentre la Divisione 80 “Edom” ha rafforzato la sezione meridionale del confine con la Giordania, oltre al confine con l’Egitto.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato oggi di aver ucciso il capo dell’intelligence dei pasdaran, Mohammad Khatami, e il suo vice, Mohammad Hassan Mahkaqi, in un attacco dell’Aeronautica a Teheran. Nell’attacco israeliano sono stati uccisi anche il capo dell’intelligence dell’unità di élite dei pasdaran, la forza Quds, Mohsen Bagheri, e il suo vice, Abu al-Fachal Nikhoui. “Questi alti funzionari hanno svolto un ruolo centrale nella valutazione della situazione in Iran e nella pianificazione di operazioni terroristiche contro Israele, l’Occidente e i paesi della regione”, affermano le Idf in una nota.
L’impatto di un missile iraniano vicino alla sede dell’ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv ha provocato “lievi danni”, scrive su X l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, Mike Huckabee, precisando che non ci sono feriti tra il personale statunitense. “La nostra ambasciata e il consolato degli Stati Uniti in Israele rimarranno ufficialmente chiusi oggi, poiché le misure di sicurezza sono ancora in vigore”, aggiunge il diplomatico.
In queste ore si sono però registrate una nuova serie di esplosioni nella città di Kermanshah, nell’Iran occidentale. Lo riferisce la Tv al Arabiya.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)