BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto al “dialogo” durante i colloqui con alti funzionari europei e americani previsti oggi e domani a Berlino per trovare una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina. “Il vertice di Berlino è importante”, dichiara Zelensky, nel corso di una conferenza stampa online, precisando che i colloqui sono previsti nella capitale tedesca “oggi e domani”. Poi, precisa di non avere ancora ricevuto una risposta americana all’ultima versione del piano di proposte per porre fine al conflitto, emendato questa settimana da Kiev e dai suoi alleati europei e poi trasmesso a Washington.
“Ho ricevuto – spiega – alcuni messaggi dal mio team di negoziazione, sto ricevendo tutti i segnali e sarò pronto per il dialogo che inizierà oggi”. Poi, ribadisce che Kiev desidera garanzie di sicurezza dai suoi alleati europei e da Washington per dissuadere la Russia dall’attaccarla nuovamente in caso di cessate il fuoco sul fronte. “Stiamo valutando un piano quadro in 20 punti, che si conclude con un cessate il fuoco – annuncia -. Oggi vogliamo essere sicuri che non ci sarà una ripetizione della guerra dopo un cessate il fuoco”. E precisa che i “colloqui bilaterali sulla sicurezza” stanno attualmente valutando un meccanismo ispirato all’articolo 5 della Nato che prevede la protezione reciproca dei paesi membri, senza l’adesione formale dell’Ucraina all’Alleanza Atlantica, come richiesto in precedenza da Kiev. “Si tratta già di un compromesso da parte nostra”, sottolinea Zelensky a questo proposito.
“Il piano non sarà gradito a tutti – prosegue -. A mio avviso, la cosa più importante è che il piano sia il più equo possibile, innanzitutto per l’Ucraina, perché è stata la Russia a iniziare questa guerra. E, cosa più importante, deve essere efficace, in modo che non sia solo un pezzo di carta, ma un passo significativo verso la fine della guerra. È inoltre fondamentale che il piano sia strutturato in modo tale da impedire alla Russia di lanciare un’altra – la terza – aggressione contro il popolo ucraino dopo la sua firma. Da parte nostra, stiamo discutendo con gli Stati Uniti non solo delle nostre relazioni bilaterali – tra Ucraina e America – come le garanzie di sicurezza, ma anche della nostra risposta ai segnali provenienti dai russi. E per quanto riguarda i compromessi con la parte russa, in ogni caso, se gli Stati Uniti esercitano pressioni, se i partner esercitano pressioni e se l’America vuole davvero porre fine a questa guerra – come sta dimostrando oggi ai massimi livelli – credo che i russi dovranno scendere a compromessi. Credo che oggi un’opzione equa e realistica sarebbe quella di mantenere le posizioni attuali, di rimanere dove siamo. Questa è la realtà di un cessate il fuoco: le parti rimangono al loro posto e poi cercano di risolvere tutte le questioni più ampie attraverso la diplomazia. So che la Russia vede questo aspetto in modo negativo e vorremmo che gli americani ci sostenessero su questo tema. I russi dicono che dobbiamo ritirarci dal Donbas, altrimenti lo occuperanno comunque. Ne ho discusso con gli americani e ho detto loro che ci sono molte insinuazioni di vario genere. Ad esempio, come nel caso di Kupiansk: hanno affermato di avere occupato Kupiansk e che noi eravamo circondati. Recentemente mi trovavo a Kupiansk e ho mostrato chi controlla effettivamente la città. C’è molta disinformazione da parte dei russi. Ecco perché ho inviato segnali chiari ai nostri colleghi negli Stati Uniti affinché non credano a tutto ciò che dice la Russia”.
– Foto IPA Agency –
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