VENEZIA (ITALPRESS) – “Abbiamo l’obbligo di difendere l’onorabilità di Venezia e di tutte le città del Veneto. I turisti sono sacri: non possono vivere il timore di passeggiare per le nostre strade e calli, come purtroppo accade in alcune zone delle città. La misura è colma”, afferma il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“Il borseggio non è micro-criminalità: dietro questi episodi si nasconde spesso un mondo sommerso di criminalità organizzata, i cui confini non sono noti. Non parliamo di piccoli reati, ma di un sistema che mina la sicurezza di cittadini, turisti e commercianti. Per questo non basta più la sola indignazione: serve agire”, aggiunge il Governatore.
Zaia richiama l’episodio di una turista americana che, derubata del cellulare, ha dimostrato sangue freddo e senso civico bloccando la borseggiatrice fino all’arrivo delle Forze dell’Ordine: “Un esempio di collaborazione, che racconta di una comunità viva, ma che da sola non basta. È compito delle istituzioni garantire che chi delinque non torni immediatamente in strada”.
“Occorre – prosegue Zaia – inasprire ulteriormente le pene, superando una normativa che sebbene sia stata migliorata, in alcune forme è ancora farraginosa e non consente di applicare misure cautelari adeguate. Propongo di introdurre il braccialetto elettronico per i borseggiatori recidivi: uno strumento basato sulla georeferenziazione, capace di segnalare immediatamente, anche con un avviso acustico, se il soggetto tenta di rientrare nelle aree da cui è stato interdetto. Un deterrente efficace che permetterebbe alle Forze dell’Ordine di intervenire in tempo reale, allontanando dalle nostre città chi organizza bande dedite a razzie quotidiane”.
Un ringraziamento speciale, infine, va ai cittadini che – spesso rischiando in prima persona – collaborano con le Forze dell’Ordine segnalando la presenza di ladri e rapinatori. “A loro – sottolinea Zaia – va un plauso per il senso civico e la difesa orgogliosa della loro città, al fianco delle divise. È questo lo spirito che dobbiamo sostenere e diffondere”.
“Non si tratta di giustizialismo – conclude il Presidente – ma di difendere cittadini, turisti e attività economiche da assalti che sono ormai all’ordine del giorno e che alimentano il senso di impunità di chi delinque. Il Veneto vuole essere un modello anche in questo: un territorio sicuro, accogliente e rispettoso delle regole”.
– Foto d’archivio IPA Agency –
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