TRIA “L’ITALIA È CREDIBILE. ORA RIDURRE L’IRPEF”

“Quello che è avvenuto non dipende dai rapporti più meno buoni, ma dalla chiarezza dei numeri e dalla lealtà nei comportamenti. Abbiamo amministrato bene la finanza pubblica, monitorando spese e entrate. Nell’assestamento di bilancio 2019 presentato alla Commissione non abbiamo tagliato nessuna spesa, abbiamo avuto dividendi forti da Cdp e Bankitalia, abbiamo preso in considerazione i buoni risultati sul fronte delle entrate, anche ma non solo, per il recupero dell’evasione. E poi il governo nel suo complesso ha deciso che tutto ciò che non era stato richiesto a copertura delle domande per il reddito di cittadinanza e quota 100 fosse bloccato per contenere il deficit. Il risultato finale è buono non solo perché abbiamo evitato la procedura d’infrazione, ma anche perché la credibilità nazionale ne è uscita rafforzata”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria, in un’intervista a la Repubblica.

Quanto all’obiettivo di deficit/Pil, il ministro spiega che “quest’anno abbiamo già fatto un aggiustamento strutturale forte. Per l’anno prossimo l’obiettivo del governo è riportare il debito su un sentiero di riduzione, anche e soprattutto attraverso un rilancio della crescita economica. Abbiamo un debito alto. Con una crescita vicina allo zero quest’anno dobbiamo almeno stabilizzarlo. Penso che con le misure prese siamo riusciti a rassicurare i mercati, che significa rassicurare famiglie e imprese. È una condizione necessaria se vogliamo avere qualche effetto dalle misure espansive prese anche con la legge di bilancio. Per il 2020 è però prematuro mettere delle cifre: vedremo come andrà l’economia italiana nel secondo semestre, anche nel contesto di quella europea”.

Per Tria ora l’obiettivo ora è ridurre le tasse. “Se c’è una cosa a cui veramente credo è la riduzione dell’Irpef, soprattutto per le classi medie, anche attraverso una riduzione delle aliquote e un accorpamento degli scaglioni. Sulle classi di reddito inferiori, anche grazie alla “no tax area”, la pressione effettiva dell’Irpef è già inferiore al 15%”. Infine, sulla possibilità che la flat tax si concretizzi, Tria chiosa: “Al ministero stiamo studiando da tempo come farla, in modo progressivo ma comunque significativo. Le coperture si possono trovare, è sempre un problema di scelte politiche”.

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