TORNA TOYOTA COROLLA CON 2 IBRIDI PREMIATI DAL FISCO

Dopo una pausa di qualche anno e dopo la parentesi nel segmento C come Auris, Toyota rispolvera la Corolla. Un modello venduto, nella sua storia in circa 46 milioni di unità nel mondo dal 1966 ad oggi. Una carriera brillante lunga 53 anni. Toyota è il marchio che vanta il più elevato numero di modelli ibridi. “Corolla è un modello globale – ha spiegato Yasushi Ueda, chief engineer del modello – la Hatchback presenta un carattere più dinamico e una buona agibilità. La Touring Sports sfrutta il passo più lungo per coniugare maneggevolezza e comfort”. Dunque variante berlina e familiare, disegnata quest’ultima in Belgio. Una Corolla con due motori, entrambi ibridi, il 1.8 benzina da 122 cv (che già equipaggia Prius e C-HR) ed il 2.0 benzina da 180 cv. La gamma ha un listino a partire da 27.300 euro per la versione Active Hatchback 1.8, prezzo che scende a 22.950 grazie agli Hybrid bonus, il contributo di Toyota in collaborazione con i concessionari fino a 4.650 euro in caso di permuta e di rottamazione (previste ulteriori agevolazioni fiscali anche in Sicilia da parte della Regione). La station wagon parte da 28.300 euro in allestimento Active con motore 1.8 fino ai 34.850 euro della 2.0 Lounge. La nuova generazione del model year 2019 si basa sul pianale TNGA (Toyota New Global Architecture). Dal punto di vista dinamico vanno evidenziate le sospensioni a controllo elettronico. Debuttano le palette al volante che permettono di gestire i sei rapporti virtuali del cambio e-Cvt. Una Corolla che cresce di 4 cm sia nella lunghezza che nel passo, rispettivamente di 4,37 m e 2,64 m. Parabrezza inclinato, frontale appuntito, profonde nervature. Interessante il sistema ibrido abbinato al motore 2 litri benzina: Corolla che può funzionare totalmente in elettrico sino ai 115 orari (consumo dichiarato dalla Casa di 30,3 km/litro per il 1.8 e di 25,6 km/litro per il propulsore più potente). Abitacolo moderno e confortevole: cruscotto dai volumi ben distribuiti su più livelli, materiale di buona fattura. Ampio il quadro strumenti associato a un Head Up Display di facile consultazione. L’impianto audio porta la firma di JBL ed è comandato dal sistema Toyota Touche2. Da evidenziare che sono standard i sistemi di ausilio alla guida, di sicurezza attiva e passiva con il Toyota Safety Sense che incorpora anche la frenata autonoma, di serie perfino il Cruise Control Adattivo. Il test drive è iniziato a Palma di Majorca con la <familiare> 1.8 ibrida da 122 cv lunga 4,65 metri, bagagliaio da 596 litri a 1606 (la hatcback con il 2 litri si ferma a quota 313 litri di capienza .  La versione 1.8 arriva a 361 litri): il salto rispetto alla Auris lo si percepisce subito per via di una maggiore ricerca dei materiali e delle lavorazioni anche se merita una tiratina d’orecchie qualche plastica dura. Una Corolla molto precisa nel comportamento e nell’assorbimento di irregolarità dell’asfalto, con un motore più votato al rispetto dell’ambiente e ai bassi consumi piuttosto che a velleità sportive. Cambio e-cvt a variazione continua (planetario) che non ha la prontezza degli automatici a doppia frizione. Con il due litri da 180 cv la spinta è maggiore come pure la fluidità, migliorato il cambio anche se il paddle al volante sembra…superfluo. Nel test entrambi i motori hanno totalizzato lo stesso consumo medio di 5,6 litri/100 km, ovvero una percorrenza di 17,6 km/litro. I vantaggi dell’ibrido Toyota sono evidenti. Consumi  “risparmiosi” in città, elevato comfort. Fino a quando si viaggia tranquilli, l’ibrido è gradevole, silenzioso.

 

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