SEDUTA MONOTEMATICA SU GESTIONE DEI RIFIUTI

Il Consiglio regionale della Campania in una seduta monotematica ha affrontato il tema della gestione dei rifiuti, su proposta del gruppo M5s. I consiglieri pentastellati stante l’assenza in Aula del presidente della giunta regionale hanno chiesto al presidente del Consiglio regionale, ad inizio dei lavori, che la seduta monotematica fosse rinviata affinchè fosse il governatore De Luca a relazionare sulla materia. La richiesta ha incontrato il parere non favorevole dei consiglieri di maggioranza, ma anche delle altre forze di opposizione, vista la presenza in aula del vicepresidente della giunta regionale con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, che, è stato detto, meglio conosce il tema, e quindi competente a relazionare. La seduta è iniziata solo dopo il voto dell’aula che a maggioranza ha respinto la richiesta di rinvio avanzata dai Cinquestelle. Nel corso del suo intervento l’assessore all’Ambiente ha rivendicato il lavoro svolto dalla giunta per dotare la regione di un piano per la gestione dei rifiuti approvato nel maggio 2016, che ha definito “civile, moderno, giusto, e coerente con le direttive Ue.

“Ora tocca ai Comuni gestire lo smaltimento, con la creazione degli Enti d’ambito territoriale (Ato). Tuttavia – ha commentato Bonavitacola – visti gli importanti ritardi che si registrano tra i Comuni la Regione attualmente sta supplendo ai compiti dei Comuni e finora ha già investito 200 milioni di euro”. Il vicepresidente dell’esecutivo regionale ha poi affrontato il tema delle ecoballe e ha detto che “in pochi mesi si arriverà alla loro contrattualizzazione per completare le procedure” precisando che tutti gli atti “sono stati approvati dall’Anac”. “Dall’autunno scorso – ha proseguito – abbiamo poi il grave problema di smaltire i fanghi da depurazione. In Campania abbiamo una limitazione nelle modalità dello smaltimento perché in virtù di una vecchia inchiesta giudiziaria risalente ad oltre 10 anni fa, l’autorità giudiziaria aveva prescritto che i fanghi da depurazione potessero andare soltanto a discarica, e in ambito regionale di discariche non ce ne sono, mentre nell’intero meridione il numero è risicatissimo. Nel caso della Campania – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente – al di là delle stupidaggini che sono state dette nelle inchieste pseudo-giornalistiche (il riferimento è all’inchiesta sullo smaltimento dei rifiuti campani realizzata dal sito Fanpage.it), sono diversi mesi che le gare vanno deserte, perché i pochissimi impianti, visti i prezzi che stanno schizzando alle stelle, non hanno interesse ad ospitare questo tipo di fanghi. Stiamo definendo con l’autorità giudiziaria un percorso per rimuovere quel vecchio vincolo e consentire che questi fanghi, così come avviene in tutta Italia e in Europa, possano andare in discarica o in impianti che permettano di poterli utilizzare poi come compostiere ad uso agricolo, o ad altri tipi di destinazione”. 

“L’asse portante del piano rifiuti – ha poi precisato Bonavitacola – è la raccolta differenziata. Attualmente siamo al 51%. Ma senza la condotta partecipata di milioni di cittadini tale percentuale non si eleva”. Infine, in merito allo smaltimento delle ecoballe, “la Regione – ha detto l’assessore all’Ambiente – manterrà gli impegni presi con l’attuazione del piano regionale”. Nella seduta pomeridiana, invece, il Consiglio regionale oltre all’approvazione dei debiti fuori bilancio iscritti all’ordine del giorno, ha approvato a maggioranza la ricapitalizzazione di ‘Campania Ambiente’, per un importo pari a 6.750.000. Il Consiglio regionale ha altresì approvato a maggioranza il Regolamento che disciplina la programmazione economica e finanziaria della Regione Campania nel rispetto dei principi fondamentali enunciati dal decreto legislativo numero 118/2011.

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