SASSOLI A JUNCKER “UE TROVI SOLUZIONE SU OPEN ARMS”

Il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha scritto una lettera al presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione per i migranti a bordo dell’Open Arms.

“Come spesso avviene da quando la parola del Parlamento europeo sulla riforma del Regolamento di Dublino non è stata ascoltata, la vita di povera gente raccolta in mare si ritrova costantemente al centro di strumentalizzazioni e polemiche fra governi – scrive Sassoli nella lettera -. Ad ogni nave che arriva in acque europee si ripete la stessa scena e si riaprono le stesse polemiche. In questi giorni vi eÌ il caso della nave Open Arms, con 121 persone a bordo, che non sa dove dirigersi. L’opera di supplenza che in questi anni la Commissione europea ha svolto è stata meritoria, in linea con i valori dell’Unione e con i dettami delle Convenzioni internazionali. Ma in questo caso non vi sono indicazioni. E a bordo, dalle notizie riferite dalla stampa, vi sarebbero anche 31 minorenni, fra cui 2 gemellini etiopi di 9 mesi, e donne che portano sulla loro pelle i segni indelebili di violenze e soprusi”.

 

“Se l’Unione si mostrasse indifferente sarebbe come aggiungere sofferenza a sofferenza e sono certo che questo non sia lo stato d’animo dei custodi dei Trattati europei. Alla Commissione da Lei presieduta si eÌ chiesto molto in questi anni e l’impegno mostrato in tante vicende ha riscattato anche la nostra identità di europei. In un momento in cui sembra prevalere l’egoismo possiamo solo fare fino in fondo il nostro dovere – prosegue Sassoli rivolgendosi a Juncker -. Sono convinto che la Sua sensibilità e l’impegno del signor Commissario Avramopoulos saranno all’altezza anche di questa emergenza, coordinando un intervento umanitario rapido e consentendo una equa redistribuzione dei migranti. Sono cosciente che la base volontaria sia l’unica soluzione in grado di rispondere in questo momento alla domanda di umanità che ci viene rivolta. La situazione è grave e merita un’azione tempestiva anche perché, come Lei sa bene per formazione e sensibilità, i poveri non possono aspettare. Il Parlamento europeo, come tante volte è accaduto, sosterrà il Suo sforzo – conclude Sassoli -. Facciamolo per Hortensia, signor Presidente, donna ustionata con la benzina per sfuggire al suo aguzzino. Se l’Europa non saprà proteggere quella donna e i suoi compagni alla ricerca di una vita migliore significherà che avremo perso l’anima oltre che il cuore”.

 

 

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