RONALDO E HIGUAIN SI SBLOCCANO, JUVE GIÀ IN FUGA

Con la doppietta di Ronaldo al Sassuolo e il gol di Higuain a Cagliari, ci siamo tolti due pesi: finalmente parleremo dei gol che CR7 e il Pipita hanno segnato e non di quelli che non hanno fatto. Saranno piu’ o meno di trenta, alla fine, per il portoghese? Il totogol e’ aperto. E l’argentino portera’ il Milan in cielo? Abbiamo appreso che anche l’anno scorso Cristiano al Real aveva aspettato quattro gare, prima di colpire. Poi non si e’ fermato piu’ e il “cristianismo” ha dilagato diventando religione. Piuttosto: lo sputo di Douglas Costa a Di Francesco e il rosso (tre giornate di squalifica?) che ne e’ seguito non hanno certo reso piu’ gloriosa la vittoria della Juve. Stando agli usi e costumi della Real Casa, per il giovanotto la multa sarà salatissima. Protagonista (in negativo) anche la VAR: se ne sono lamentati, a torto o ragione, Torino e Inter. Intanto, inciamponi, cadute, ricadute: il campionato ci ha offerto i primi motivi di polemiche e discussioni, alla vigilia delle coppe. Le cosiddette squadre anti-Juve a turno hanno mostrato i loro limiti mentre i bianconeri hanno vinto lo scontro “al vertice” col Sassuolo, che aveva preso uno slancio notevole nella fase iniziale e adesso si e’ fermato.

Allegri ha fatto giocare alcune seconde linee: c’era anche Dybala, che se l’e’ cavata. A Valencia chi restera’ fuori? Si e’ ripreso bene il Napoli, contro una Fiorentina gagliarda che pero’ e’ caduta nella ripresa davanti al gol di Insigne (il 50.mo). Le contestazioni nei confronti di De Laurentiis non hanno influito sulla prestazione degli azzurri e Ancelotti ha fatto dimenticare in fretta la sconfitta di Genova. Non si puo’ dire che i viola sappiano vincere solo in casa, perche’ qualcosa l’hanno fatta vedere anche al San Paolo. Per adesso tutti gli sguardi (critici) sono puntati sull’Inter, sulla Roma e i loro tecnici. Si parla gia’ senza finzioni di crisi nerazzurra e sembra essere tornati – mentre a San Siro e’ in arrivo il Tottenham – indietro di qualche anno: grandi aspettative, celebrazioni della poderosa campagna acquisti nerazzurra e fischi dopo appena quattro giornate in cui l’Inter ha fatto altrettanti punti, perdendo due partite. Il tecnico ha recitato gia’ il mea (sua) culpa, al rientro Icardi e’ rimasto muto, mentre il prestito nerazzurro Dimarco, ora del Parma, ha colpito, appena entrato, con un gol definito addirittura alla Roberto Carlos. A noi e’ sembrato di vedere un centrocampo nerazzurro debole che si e’ arreso ai gialloblu di D’Aversa.

L’eurogol era imprendibile, d’accordo; l’attacco ha trovato un Sepe paratutto, e’ vero; ma in mezzo al campo i vari Brozovic, Gagliardini, ecc. hanno faticato contro gli Stulac, Barilla’, Rigoni ecc. Gia’ a Marassi con la Samp, che ha messo sotto di brutto il Frosinone, l’Inter si giochera’ la faccia e le proprie prospettive. Non ci va di infierire su Spalletti, ma anche lui ha ammesso certi errori. Quanto alla VAR, prime contestazioni: perche’ non si e’ chiarito se il presunto mani di Dimarco nel salvataggio sulla linea c’era o no? La Roma vinceva con un margine di due gol contro il Chievo (ora a -1), si e’ fatta rimontare e ha rischiato di perdere in extremis per mano (piede) di Giaccherini. Difesa di burro: gia 7 gol al passivo. Nell’effervescente ambiente giallorosso gia’ il malcontento monta. Le colpe vedono gia’ addossate al tecnico e alla societa’. Sic transit gloria mundi (cosi’ passa la gloria del mondo giallorosso: dalle stelle alle stalle). Quanto alla Samp, dopo la sconfitta di Udine, sta dilagando (otto gol in due partite) e con il recupero di mercoledì potrebbe rimettersi in corsa per l’alta classifica. Giampaolo ha un attacco formidabile che con Quagliarella (due gol) e Defrel (quattro) puo’ portare in alto la squadra blucerchiata.

Piuttosto il Frosinone: non segna mai e subisce tanti gol (10, piu’ di due a gara), e’ sul fondo della classifica, ma ha ricevuto l’applauso dei suoi tifosi dopo lo 0-5: bello, ma che futuro ha la squadra di Longo, specie adesso che e’ in arrivo la Juve? Il Cagliari, con un gol del rientrante Joao Pedro, aveva messo sotto il Milan che, dopo un palo di Barella, nella ripresa si e’ rimesso in corsa. Si e’ sbloccato Higuain e ha pareggiato. Ma i rossoneri non sono andati oltre il pareggio: recupereranno in settimana la partita col Genoa. Il Grifone, grazie a Piatek (gia’ 4 gol) ha battuto il Bologna, rimasto in dieci nel finale. Il polacco e’ un pericolo pubblico. La squadra di Inzaghi non ha ancora segnato, invece, come il Frosinone. E dire che Superpippo era un goleador di razza. La Lazio di suo fratello Simone si e’ definitivamente ripresa, vincendo con un gol di Parolo una difficile partita a Empoli. Non sembra ancora la prolifica squadra della passata stagione, quella biancazzurra (solo tre gol segnati) ma e’ gia’ in linea con le altre. L’Empoli e’ rientrato nei ranghi. Hanno pareggiato Torino e Udinese. I granata, che hanno rimontato, si son lamentati per un gol annullato a Berenguer. Se ne parlera’ molto. Due squadre, comunque, che possono fare meglio, VAR a parte. Nel Monday Night tocchera’ a Spal e Atalanta, in un incrocio di ex e di speranze. Valdifiori e Ilicic novita’ in campo? Arbitro Mariani. Dubbi e malumori cominciano a serpeggiare, qualche panchina gia’ traballa. Si preparino i sostituti.

(ITALPRESS)

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