Franco Zuccalà

Franco Zuccalà Nato il 22 settembre 1940, catanese, collabora dal 2000 con l’agenzia Italpress. Prima di approdarvi, aveva girovagato per oltre 45 anni nel composito universo dei media: giornali, radio e televisione. Ha lavorato alla Gazzetta dello Sport (capo redattore dell’edizione siciliana), Tuttosport (redattore e inviato), Il Giornale nuovo, La Sicilia, Telestar e in tv: Antenna Sicilia con Pippo Baudo e a Odeon. Ma la notorietà comunque gliel’ha data la RAI con i servizi da inviato per “La Domenica Sportiva” , “Novantesimo Minuto”, “Il Processo del Lunedì” e il TG-1. Inoltre per undici anni ha presentato per la RAI Corporation di New York, un programma bisettimanale (“I temi del calcio”), seguito in tutto il Continente americano. Ha poi collaborato alla Televisione della Svizzera Italiana e a Montecarlo Sat. Olimpiadi, Campionati del Mondo di calcio, Europei, Coppa d’Africa: dal 1958 ha seguito tutti i piu’ importanti avvenimenti sportivi. Gli e’ stata consegnata anche la laurea “Honoris Causa” in “Telecommunication Science” presso la Columbia University di New York; ha vinto importanti premi giornalistici come il “Boccali”, il “Brera”, ecc. Nel 2014 il portiere Gianluigi Buffon e l’allenatore Cesare Prandelli gli hanno consegnato la maglia azzurra numero 50 per il suo mezzo secolo al seguito della Nazionale. Gli e’ stata anche attribuita la “Guirlande d’honneur” della Federation Internationale Cinema Television Sportifs per la sua lunga carriera. In tanti anni di giornalismo ha intervistato personaggi della statura di Nelson Mandela, Henry Kissinger, Gianni Agnelli, Sophia Loren oltre ai piu’ grandi campioni del calcio, da Pele’ a Maradona, da Cruyff a Beckenbauer. Ha scritto “Il Re di Broccolino”, “Champions for ever”, “Brividi Mondiali” e ha collaborato alla realizzazione di numerosi saggi come “Cento anni di serie A”; ha realizzato ben 19 videocassette sul calcio. Nella sua lunga carriera ha collaborato con oltre 90 testate giornalistiche italiane e straniere, tra le quali il mensile “La rivista” di cui è stato direttore per due anni. Ha realizzato documentari televisivi sui Cinque Continenti.