Riccardi “Con prescrizione digitale meno burocrazia per i diabetici del Friuli”

TRIESTE (ITALPRESS) – “Siamo di fronte a un cambiamento concreto che semplificherà la vita degli oltre 32.000 pazienti diabetici che in Friuli Venezia Giulia utilizzano le strisce per la misurazione della glicemia: grazie alla dematerializzazione, sarà sufficiente recarsi dal medico una sola volta l’anno. Un passo avanti reso possibile anche dal ruolo fondamentale delle farmacie, che, trasformandosi in vere e proprie “farmacie dei servizi”, ampliano il loro contributo all’assistenza”.

Lo ha detto oggi l’assessore alla Salute Riccardo Riccardi a commento dell’approvazione da parte della Giunta regionale, su proposta dello stesso Riccardi, della delibera afferente l’integrazione all’Accordo quadro regionale ‘sulla distribuzione per conto dei medicinali, sulla revisione dei prezzi massimi di rimborso degli ausili e dei dispositivi di assistenza integrativa per diabetici e sui servizi erogati dalle farmacie convenzionate pubbliche e private’.

Come ha spiegato il rappresentante della Giunta regionale, dopo una fase di sperimentazione conclusa con esito positivo nel Pordenonese, da settembre in tutto il Friuli Venezia Giulia sarà attiva la prescrizione digitale, con distribuzione tramite le farmacie convenzionate dei dispositivi medici per il controllo della glicemia (come strisce, lancette e aghi) destinati ai pazienti diabetici esenti.

“È il concretizzarsi di un nuovo modello di assistenza – ha dichiarato l’assessore alla Salute Riccardo Riccardiche, grazie alle semplificazioni offerte dalla tecnologia, affida alle farmacie un ruolo strategico di presidio capillare sul territorio. I risultati più che soddisfacenti della sperimentazione ci consentono ora di estendere questa modalità innovativa a tutto il Friuli Venezia Giulia, mettendola a disposizione dei circa 32.000 pazienti diabetici che utilizzano questi dispositivi”.

I pazienti diabetici, dunque, potranno chiedere una volta all’anno al proprio medico, pediatra o specialista la prescrizione dei dispositivi di controllo. Potranno poi ritirarli, ogni due mesi o con un’altra scadenza, nelle farmacie che fanno la distribuzione per conto, presentando solo la tessera sanitaria o un promemoria cartaceo. Come ha osservato Riccardi, questa novità riduce di molto il lavoro burocratico dei medici: invece di sei o dodici ricette all’anno, ne basterà una sola. Così il lavoro del professionista diventa più semplice e la vita dei pazienti più facile, migliorando anche l’assistenza vicino a casa. Chi aderirà a questa modalità sarà seguito costantemente, con controlli sul tipo di diabete e sull’andamento della malattia.

Tornando alla sperimentazione avviata nel territorio dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, individuata come realtà modello, essa ha visto l’adesione del 60% dei medici e del 50% dei pazienti, entrambi i quali hanno espresso un alto grado di soddisfazione. Visti i risultati e le prospettive di una partecipazione ancora più ampia, è stata prevista la sostituzione del glucometro per metà della popolazione coinvolta, così da ampliare i benefici ottenibili.

Il progetto, che si avvale della rete capillare delle farmacie per garantire un servizio efficiente e sicuro, coinvolge in un’unica rete operativa la struttura diabetologica, gli specialisti, i medici di base, i pediatri e le farmacie convenzionate. L’iniziativa mira a rafforzare l’assistenza sul territorio e a sviluppare una ‘Farmacia dei Servizi’ integrata con il sistema sanitario, avviando anche due progetti specifici: uno per migliorare la costanza e la correttezza nell’assunzione delle terapie, l’altro per promuovere programmi di screening finalizzati a individuare casi di diabete non ancora diagnosticati.

“Questa evoluzione dell’assistenza di prossimità – ha sottolineato Riccardi traccia una rotta chiara: consolidare, grazie al contributo dei professionisti (a cui va la nostra gratitudine), il modello di farmacia dei servizi, presidio essenziale anche nelle aree più periferiche; e, sul piano medico, migliorare l’aderenza terapeutica, ridurre sprechi, potenziare l’efficacia delle cure e ampliare gli screening per intercettare il diabete in fase precoce”.

Infine, l’assessore ha affermato che la gestione evoluta della cronicità, sostenuta da sistemi tecnologici di ultima generazione, unita alla razionalizzazione dei servizi e al pieno coinvolgimento delle reti territoriali, rappresenta la prospettiva immediata. “L’innovazione che oggi viene formalmente introdotta – ha concluso – costituisce un passo concreto in questa direzione”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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