IN PUGLIA L’OSSERVATORIO PER LA COMUNICAZIONE DI GENERE

Presentato in Regione Puglia, l’Osservatorio sulla comunicazione di genere e sulle pari opportunità.
Con la presidente del Corecom Puglia, Lorena Saracino; il professore Giuseppe Elia, direttore del Dipartimento Forpsicom di UNIBA; il Direttore della Comunicazione Istituzionale della Regione, Antonella Bisceglia; la dirigente del Servizio Minori, Famiglie e Pari Opportunità, Francesca Zampano e la consigliera del Presidente Titti de Simone, l’Osservatorio, Istituito in forma sperimentale nel 2011, aveva come finalità principale l’attuazione della L.R.7/2007 (la legge sulle pari opportunità) rispetto ad alcune tematiche relative alla sfera della comunicazione e del contrasto al rafforzamento dilagante degli stereotipi di genere.
Oggi, visto il perdurare di fenomeni discriminatori che acuiscono le disparità fra i generi, si rende necessario riproporre in una nuova veste, ampliata nelle sue funzioni, un Osservatorio che, partendo dalla comunicazione di genere si occupi anche delle politiche e delle strategie regionali di promozione delle pari opportunità.

La rinascita dell’osservatorio è sancita dal Protocollo di Intesa fra Regione Puglia e Corecom Puglia, sottoscritto recentemente dalle 2 istituzioni e che vede il coinvolgimento di 2 strutture regionali, le pari opportunità e la comunicazione istituzionale, che hanno competenza in materia.
L’Osservatorio persegue il meta-obiettivo di innalzare le conoscenze e competenze rispetto: al tema della comunicazione di genere; alla rappresentazione della donna sui media; alla promozione dell’eguaglianza attraverso nuovi approcci educativi e culturali che agiscono sul sentire collettivo e sulla destrutturazione degli stereotipi rispetto al lavoro di cura e alle responsabilità familiari; alla promozione di percorsi educativi e formativi in settori prevalentemente appannaggio maschile che possano garantire alle donne migliori sbocchi professionali e di carriera.
L’Osservatorio, nella sua nuova proposizione, sarà il luogo deputato alla promozione di un set di iniziative, più o meno sperimentali, su cui Regione Puglia si misura da tempo per attuare la parità di genere e a cui l’Osservatorio potrà dare grande impulso.

Le tre macrolinee riguardano: la Comunicazione di genere; la promozione delle discipline STEM; la promozione e diffusione di strumenti per implementare la conciliazione vita lavoro nelle imprese.
La prima iniziativa, curata dal Corecom Puglia, vedrà la luce a gennaio 2020 e consiste in una ricerca sulla rappresentazione dell’immagine femminile nella pubblicità.
La ricerca prenderà in esame la programmazione di 10 emittenti televisive regionali con il focus su 2 aspetti: l’uso del corpo femminile e il ruolo della donna.
La ricerca sarà affidata all’Università di Bari, Dipartimento Formazione, Psicologia, Comunicazione.
Nell’espletamento delle sue funzioni, l’Osservatorio potrà avvalersi delle università e di altri operatori qualificati, quali l’Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione, l’associazione Giulia, le associazioni di categoria degli operatori della comunicazione, gli ordini dei giornalisti, e altri soggetti con expertise consolidata sulle tematiche dell’osservatorio, con i quali costruire nuovi modelli di comunicazione rispettosi delle differenze di genere e interventi di promozione delle pari opportunità. Per l’operatività dell’Osservatorio, la Regione Puglia ha destinato un budget triennale pari a 360 mila euro.

In un messaggio fatto pervenire in conferenza stampa, il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha ilevato come “la riattivazione dell’Osservatorio Regionale sulla comunicazione di genere è una bella notizia. La Regione potrà contare su uno strumento importante non solo per impostare e promuovere una corretta comunicazione ma anche per individuare e contrastare gli stereotipi di genere che tanto male fanno ancora alla nostra società. Il percorso di conoscenza, anche all’interno della pubblica amministrazione, che l’Osservatorio intende attivare, è importante e va sostenuto e diffuso. Penso che proprio agendo dal punto di vista culturale si possa generare un reale cambiamento che superi ogni forma di discriminazione. Lavorare sul linguaggio e sul messaggio della comunicazione non è un esercizio di forma, ma significa davvero iniziare ad affrontare questo grande tema alla radice. Specie se questa attività viene accompagnata da iniziative di monitoraggio e formazione all’interno e all’esterno dell’amministrazione regionale, coinvolgendo istituzioni e scuole”.

“A fronte di un numero sempre maggiore di donne laureate e pronte a prendere la propria vita nelle loro mani- ha detto la presidente del Corecom Puglia, Lorena Saracino- ecco che gli italiani oppongono un sentire comune che appartiene alle categorie dell’800, abitato da pregiudizi che addebitano alla donna la responsabilità della violenza subita: quasi il 40% della popolazione ritiene infatti che una donna sia in grado di sottrarsi ad un rapporto sessuale se davvero non lo vuole. Il 23,9% pensa che le donne possano provocare la violenza con il loro odo di vestire. Il 15,1%, inoltre è dell’opinione che una donna che subisce violenza quando è ubriaca o sotto l’effetto di droghe sia almeno in parte responsabile”.
(ITALPRESS).

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