Pmi, un innovativo sistema stampa 3D da integrare nei cicli produttivi

Laser sintering machine for metal. Metal is sintered under the action of laser into shape. DMLS, SLM, SLS. Modern additive technologies 4.0 industrial revolution

ROMA (ITALPRESS) – Un sistema di stampa laser 3D di ultima generazione, più flessibile e adatto alle PMI ad elevata innovazione. E’ quanto si sta sviluppando nell’ambito del progetto InSPiRATiON, finanziato dal Ministero Università e Ricerca per metà degli oltre 6 milioni di euro budget e al quale partecipano ENEA, Marrelli Health srl, OMPM srl e Consorzio CALEF (capofila), che interviene attraverso i soci attuatori LASIT spa, EL.EN spa, Università di Calabria, Università di Salerno, Politecnico di Bari e Istituto Italiano della Saldatura. ENEA partecipa al progetto con i quattro laboratori della Divisione Tecnologie e processi dei materiali per la sostenibilità, che si occuperanno della produzione di materiali per la stampa 3D, di diagnostica di processo e caratterizzazione dei campioni fabbricati.
Oltre ai materiali metallici tradizionali per le lavorazioni meccaniche, nel corso della sperimentazione sarà esplorata l’applicazione dei ceramici ad alte prestazioni, materiali innovativi il cui utilizzo per produzione additiva non è ancora del tutto consolidato.
“La stampa laser 3D è vincolata all’approvvigionamento e alla gestione delle polveri di processo e al post processing per l’ottenimento dei componenti finiti che portano ad un utilizzo in media del 90% dei materiali. InSPiRATiON si basa su un concetto innovativo di produzione flessibile completamente made in Italy che consiste nel produrre in situ le polveri e di realizzarle anche a partire da materiali di scarto provenienti da processi complementari quali le lavorazioni meccaniche”, spiega Giuseppe Barbieri, presidente del consorzio CALEF.
“InSPiRATiON rappresenta per ENEA un’occasione di collaborazione con l’industria aeronautica e biomedicale sperimentando la tecnologia al plasma per la produzione on demand dei materiali”, sottolinea Sergio Galvagno, ricercatore ENEA del Laboratorio Nanomateriali e dispositivi e responsabile del progetto per l’Agenzia.

– foto ufficio stampa Enea –
(ITALPRESS).

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