Piano da 500 milioni per il Politecnico di Torino ma c’è il freno della burocrazia

TORINO (ITALPRESS) – Un piano di progetti e investimenti da 500 milioni entro il 2027, di cui 300 milioni già disponibili tra riserve proprie, contributi già approvati e fondi della Bei. Il Politecnico di Torino rilancia così la sua sfida internazionale, e domani all’inaugurazione dell’anno accademico il rettore Guido Saracco ribadirà la necessità di fare presto per non perdere questa opportunità. “Al ministro Anna Maria Bernini domani voglio trasmettere l’urgenza di questa situazione legata anche al Pnrr, vogliamo realizzare tutto entro i termini previsti, perchè una proroga all’italiana non ci sarà” spiega nel corso di una conferenza stampa.
Semplificazione burocratica che riguarda la possibilità di spendere celermente i fondi in eccesso dell’ateneo, ma sono tantissimi i limiti normativi all’azione del Politecnico. “Come inventarsi il proprio lavoro è il motto che abbiamo scelto quest’anno, non è solo un obiettivo ma un reale bisogno anche della città che ogni anno perde 5mila persone, si sta spopolando, e solo noi ne portiamo 2mila dal resto d’Italia e dall’estero” spiega ancora Saracco. “Perchè le imprese italiane possano rimanere agganciate al motore dello sviluppo, occorre che l’Italia entri appieno nell’economia della conoscenza, anche tramite le Knowledge and Innovation Communities promosse dalla Unione Europea: luoghi fisici per promuovere a livello locale la collaborazione tra la tripla elica Università-Industria-Stato e i corpi intermedi tipici di ciascun territorio” spiega ancora il rettore.
Il piano edilizio potrebbe includere anche la riqualificazione di Palazzo Nervi di Torino Esposizioni, dove si potrebbe collocare anche un museo dedicato a Piero Angela. Prevista anche una nuova Cittadella dell’Inclusione Sociale nell’ex Manifattura Tabacchi. Avviate invece a Mirafiori la Città della manifattura avanzata e della mobilità sostenibile (ulteriori 16.000 m2 rispetto ai 5400 m2 già disponibili), la Città dell’Aerospazio in Corso Marche, dove Leonardo SpA ha recentemente conferito uno stabile in affidamento cinquantennale al Politecnico in cui nasceranno 12.000 m2 di laboratori di ricerca, la Città della Transizione Ecologica all’Environment Park di Via Livorno, dove il Politecnico rafforzerà la sua presenza.
L’Ateneo, poi, supporterà analoghe piattaforme dell’Università di Torino: il Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione e la Città della Scienza di Grugliasco. Cui si aggiunge l’ex are Westinghouse, dove dovrebbe sorgere dopo decenni di querelle politica, un centro congressi. Non ci sono però solo gli investimenti edilizi al centro dell’attività del Politecnico, professori e ricercatori e bandi Pnrr porteranno per la ricerca quasi 100 milioni di euro all’anno. Tra le novità anche una pista per test su strada di veicoli elettrici, connessi o a guida autonoma a Trino Vercellese. Infine a livello didattico, il Politecnico propone un vero e proprio cambiamento di paradigma in una parte significativa del percorso didattico di tutti gli studenti, con il potenziamento delle attività legate all’interdisciplinarietà e all’introduzione di insegnamenti di humanities.
Gli studenti toccheranno entro il 2023 le 39.000 unità con un numero di dottorandi raddoppiato dal 2017, saliti da 950 a 1290 i ricercatori e i professori, da 878 a 1068 crescono tecnici, amministrativi e bibliotecari.
-foto xb2-
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]