Per Menarini fatturato a 4,15 miliardi, ora punta al mercato Usa

Il 2022 è stato per Menarini un anno “di grandi sfide, di grandi difficoltà e di esplosione dei costi” in cui il gruppo “è riuscito comunque a incrementare l’occupazione, e gli investimenti in ricerca”. Esordisce così la conferenza stampa di Lucia Aleotti, azionista insieme al fratello Giovanni Alberto, del gruppo farmaceutico fiorentino di cui è consigliere d’amministrazione avendo scelto di fare un passo indietro a favore del management. Lucia Aleotti presenta le strategie del gruppo affiancata dalla Ceo Elcin Barker Ergun, e dal presidente, Eric Cornut. “Il 2022 è stato un anno sfidante, in cui le nostre persone hanno lavorato in maniera ottima”, dice Ergun. Il gruppo per la prima volta supera la barriera dei 4 miliardi di fatturato (4,15 miliardi) dopo averla sfiorata nel 2021 (3,92 miliardi). I dipendenti sono saliti a 17.800 unità contro i 12.900 dell’anno precedente di cui il 91% laureati. Come ha spiegato Cornut, con questi numeri Menarini si colloca fra le prime 32 aziende del mondo e numero 17 in Europa. Il gruppo realizza il 78% del fatturato all’estero. E’ presente in 140 Paesi con 18 stabilimenti. Ma la grande novità del gruppo è maturata nei primi giorni di quest’anno. C’è stato, infatti, il semaforo verde per il nuovo farmaco antitumorale del gruppo Menarini: la Food and Drug Administration (Fda) degli Stati Uniti ha ufficialmente approvato la molecola elacestrant (che sarà commercializzata sotto il nome di Orserdu) per il trattamento del tumore al seno. L’approvazione da parte della Fda, arrivata nei tempi previsti, è – come ha spiegato Lucia Aleotti – una pietra miliare nella strategia di sviluppo del gruppo farmaceutico fiorentino. L’oncologia rappresenta il business del futuro e gli Usa sono un mercato strategico per la crescita, come ha spiegato il Ceo. Il farmaco Orserdu, a somministrazione orale, è disponibile negli Stati Uniti tramite Stemline Therapeutics, azienda biofarmaceutica statunitense acquisita dal gruppo Menarini nel 2020 per 620 milioni di euro: la licenza per lo sviluppo e la commercializzazione di un farmaco era stata acquisita per 25 milioni da Radius Health. Con questa approvazione, Radius riceverà compensi scaglionati e royalty sulle vendite. Il gruppo Menarini è ora interamente responsabile su scala globale dei processi di registrazione e commercializzazione, nonché delle ulteriori attività per lo sviluppo di elacestrant. “Siamo molto orgogliosi di poter offrire una terapia target che possa soddisfare questo elevato bisogno terapeutico irrisolto- ha spiegato Cornut- Siamo grati ai pazienti, ai ricercatori e ai tecnici che hanno portato a questa straordinaria innovazione”.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Menarini-

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