Maltesi tra sospettati in una truffa globale sulla cannabis terapeutica

MILANO - Associazione Enzo Tortora, i Radicali presentano la raccolta firme per la proposta di legge regionale di iniziativa popolare sull'utilizzo di farmaci a base di Cannabinoidi. (MILANO - 2015-08-13, Luca Matarazzo) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Ci sono anche cittadini maltesi tra i vari sospettati – provenienti da Russia, Paesi Bassi, Germania, Italia, Lettonia, Polonia, Giordania, Stati Uniti e Venezuela – coinvolti in uno schema Ponzi internazionale, che presumibilmente ha guadagnato denaro vendendo cannabis medica. Il sistema avrebbe frodato 645 milioni di euro tra l’inizio del 2020 e il luglio 2022 e avrebbe avuto un totale di 550.000 partecipanti a livello globale, sebbene solo 186.000 abbiano trasferito denaro nel sistema. La maggior parte dei partecipanti erano europei. La piattaforma di cannabis medica utilizzata si chiamava Juicyfields: qui potevano investire un minimo di 50 euro per essere collegati ai produttori di cannabis medica. La cannabis verrebbe poi venduta a venditori autorizzati. La società ha promesso rendimenti pari o superiori al 100%, ma non ha rivelato come avrebbero raggiunto questo obiettivo o sarebbero stati in grado di garantirlo. E’ stata pubblicizzata per collegare gli investitori ai produttori di cannabis terapeutica.
Nel luglio 2022 l’azienda ha chiuso i battenti senza alcuna spiegazione. Gli account sui social media dell’azienda sono stati chiusi e gli investitori non sono stati in grado di accedere e prelevare fondi dalla piattaforma. Quando gli investitori hanno provato a contattare l’azienda via e-mail, sono stati avvisati che l’indirizzo e-mail non esisteva più. Sono stati avviati numerosi procedimenti giudiziari contro l’azienda e, varie indagini da parte di varie autorità nazionali ed europee. Solo in Germania, Francia e Spagna oltre 4.500 vittime hanno presentato denunce formali alle autorità competenti.
Alle indagini hanno partecipato le forze di polizia di Malta, tra le altre autorità tra cui Europol, Eurojust e autorità nazionali di vari paesi.
Un cittadino russo, sospettato di essere stato uno dei principali organizzatori del piano, è stato rintracciato in una residenza nella Repubblica Dominicana. Funzionari delle autorità della Repubblica Dominicana, assistiti dai investigatori spagnoli, hanno cercato con grande diligenza la sua proprietà per raccogliere prove.
L’indagine ha portato al congelamento o al sequestro di 4.700.000 euro in conti bancari, 1.515.000 euro in criptovalute, 106.000 euro in contanti e 2.600.000 euro in beni immobiliari. Nell’ambito delle indagini sono stati sequestrati anche diversi veicoli di lusso, opere d’arte, denaro contante e vari oggetti di lusso, dispositivi elettronici e documenti.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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