Tipi di pensione in Italia

Esistono diversi tipi di pensioni in Italia; c’è quella Sociale, di invalidità, di reversibilità, di anzianità, di vecchiaia… Quella più frequentemente nota è la pensione di vecchiaia, che spetta al compimento della cosiddetta età pensionabile a patto che sia stato versato un numero minimo di contributi. Vediamo nel dettaglio come funziona attualmente il sistema pensionistico in Italia.

Pensione minima

Spetta la pensione minima al pensionato il cui reddito da pensione risulta inferiore ad un livello fissato dalla legge, sulla base del calcolo dei contributi versati. L’importo mensile cambia ogni anno: per il 2015 è stato fissato a 502,39​ euro, per 6531,07 euro annui. 

Pensione di vecchiaia

Hanno diritto i lavoratori che hanno raggiunto l’età pensionabile, a prescindere dal numero di anni di contributi versati. 

L’età necessaria per accedere alla pensione è stata radicalmente modificata dalla riforma del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali. In ogni caso, cambia in base al sesso e al settore di lavoro. 

In linea generale nel 2015, un lavoratore ha diritto alla pensione al compimento di 66 anni e 3 mesi di età (con 20 anni di contributi) oppure al versamento di almeno 41 anni e 6 mesi di contributi (42 anni e sei mesi per gli uomini). Per approfondimento: novità pensioni precoci.

Pensione anticipata

Con la riforma del governo Monti,  la pensione di anzianità è stata sostituita con la pensione anticipata.

A seguito di ciò, il lavoratore può andare in pensione solo dopo aver raggiunto l’età prevista per la pensione di vecchiaia ma subirà una penalizzazione: l’importo della pensione viene tagliato dell’1 per cento per ciascun anno di anticipo rispetto ai requisiti di vecchiaia. Per approfondimenti: pensione anticipata.

L’assegno sociale

L’assegno sociale che sostituisce la vecchia pensione sociale, è un trattamento pensionistico a cui hanno diritto i cittadini sessantacinquenni, residenti in Italia,  privi di reddito o con reddito inferiore a quello dello stesso assegno​ sociale.

L’importo percepito cambia in base al reddito e allo stato civile del richiedente, cioè se è coniugato o meno inoltre aumenta ogni anno, nella stessa misura in cui aumenta il trattamento minimo delle pensioni Inps.

Maggiorazione sociale

Si tratta di una sorta di incremento sulla pensione minima, cui hanno diritto i cittadini senza altro reddito o con redditi molto bassi. L’importo base della maggiorazione per l’anno 2015 corrisponde a 25,83 euro al mese per coloro che hanno dai 60 ai 64 anni e di 82,64 euro per chi ha un’età  compresa tra 65 e i 69 anni.

Le maggiorazioni sociali riguardano non solo i trattamenti previdenziali ma anche i trattamenti assistenziali come in particolare l’assegno sociale e le provvidenze economiche corrisposte agli invalidi civili, i ciechi civili e i sordomuti. 

Pensione di invalidità civile

Hanno diritto all’invalidità civile dà diritto, coloro che ne possiedono  i requisiti e senza bisogno di versamenti contributivi.  A differenza degli altri tipi di invalidità, quella civile non richiede alcun versamento contributivo. Essa è pertanto oggetto di prestazioni solo assistenziali.  

Il riconoscimento del diritto a tali prestazioni dipendono da tre diversi requisiti: tipo e percentuale di invalidità, età e reddito. Tra le minorazioni civili, rientrano anche la cecità e il sordomutismo.

Pensione di reversibilità

La pensione di reversibilità è una prestazione economica a cui hanno diritto i familiari superstiti di un pensionato dal momento della morte di quest’ultimo. Spetta già dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è avvenuto il decesso indipendentemente dalla data in cui viene presentata la domanda.

La pensione di reversibilità spetta: 

  • al coniuge superstite anche se separato;
  • ai figli se minorenni, inabili, studenti universitari e a carico dei genitori;
  • ai nipoti se era a suo totale carico.

Nell’ottica della reversibilità, in caso di arretrati pensionistici non fruiti da un pensionato ormai defunto, sono i familiari a poter beneficiare del sospeso. In questo contesto vi rimandiamo all’articolo Rimborso pensioni per gli eredi.