Lavoro, le imprese cercano 52 mila diplomati ITS

OPEN DAY OPEN MIND: UNIVERSITA' CATTOLICA, GIORNATA DI ORIENTAMENTO RIVOLTA AI NEO DIPLOMATI IN PREPARAZIONE ALLA SCELTA DELLA FACOLTA' UNIVERSITARIA STUDENTI IN AULA MAGNA (MILANO - 2004-07-13, Nanni Fontana) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – Rispondono alle esigenze di innovazione e di trasformazione tecnologica espresse dal tessuto produttivo gli ITS Academy – percorsi terziari di specializzazione tecnica e professionalizzante -, recentemente oggetto di un’importante riforma nell’ambito del PNRR. Un modello formativo co-progettato in stretto raccordo tra mondo della formazione e imprese che mette i giovani a diretto contatto con le filiere produttive più avanzate. Nel 2022 le imprese hanno ricercato quasi 52mila diplomati ITS Academy a fronte di numeri in uscita dai percorsi ITS cresciuti lentamente nel corso degli ultimi anni (solo 5.280 diplomati nel 2020, mentre complessivemente sono circa 20mila a partire dal 2013. Motivo per cui, per molte delle professioni che potrebbero essere ricoperte dai diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori, le imprese lamentano una difficoltà di reperimento del 56%. A mostrarlo, è l’approfondimento effettuato da Unioncamere, sulla base dei dati dell’indagine 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato in collaborazione con Anpal.
Degli ITS Academy si parla a Fiera Didacta, dove Unioncamere ha organizzato con INDIRE e Associazione ITS Italia il seminario “Certificazione delle competenze: dalla formazione in aula alla coprogettazione di esperienze aziendali di qualità per gli ITS Academy”.
Gli ITS Academy hanno una durata di 2 o 3 anni, sono caratterizzati da una forte componente di esperienza in azienda (il 30% delle ore di formazione deve essere svolto in stage), e in più dell’80% dei casi assicurano una occupazione a un anno dalla conclusione del percorso formativo.
I dati Excelsior mostrano che il Nord Ovest, con il 37% delle entrate previste, è l’area del Paese che esprime la maggior richiesta di diplomati Its Academy, seguito dal Nord Est con 23%, dal Centro con il 21% e dal Mezzogiorno con il 19%. Tra le regioni, spiccano soprattutto la Lombardia, con una richiesta di 13.700 entrate previste, seguita da Lazio con 6.200 entrate, Veneto 5.300, Emilia-Romagna 4.600 e Piemonte con 4.300.
I diplomati ITS Academy sono richiesti trasversalmente in tutti i set­tori, ma soprattutto in quelli legati al comparto indu­striale (18.550 richieste) e dei servizi alle imprese (17.850 entrate).
La meccanica rimane di gran lunga l’ambito in cui c’è più richiesta di diplomati ITS Academy: con circa 14.300 entrate previste rap­presenta un terzo del totale complessivo di circa 51.600 richieste. A seguire le 8.000 richieste del settore della comunicazione e dello svi­luppo di sistemi software.
I profili con alta difficoltà di reperimento sul mercato sono quelli dell’area elettronica, infor­matica e meccanica. Tra questi, i più difficili da trovare sono i Tecnici elettronici (difficoltà di reperimento al 74,6% delle entrate programmate nel 2022), i Progettisti e amministratori di sistemi e gli Analisti e progettisti di software (64,6%), gli Elettricisti nelle costruzioni civii (63,5%), gli Attrezzisti di macchine utensii (61,7%).
Le competenze digitali caratterizzano non solo uno dei settori specifici degli ITS, quello ICT, ma sono fortemente ricercate per tutti gli ambiti tecnologici, tanto da riguardare con grado di importanza ele­vato il 72% delle entrate previste. Anche le “tecnologie abilitanti 4.0” (Advanced manufacturing solution, Additive manufacturing, Augmented reality, Simulation, Horizontal/Vertical integration, In­dustrial internet, Cloud, Cybersecurity, Big Data and Analytics ) sono ritenute rilevanti per il 46,5% delle assunzioni di diplomati ITS Academy (rispetto al 13% del totale entrate).
Sempre più importanti per le aziende sono inoltre le competenze acquisite in materia di risparmio energetico e rispetto per l’ambiente (un prerequisito per il 48% delle entrate previste).

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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