La stagione del Teatro Massimo di Palermo al via con il dittico Aleko – Pagliacci

PALERMO (ITALPRESS) – Oggi nella Sala liberty di Villa Igiea, Rocco Forte Hotel, partner della Fondazione Teatro Massimo di Palermo, si è svolta la presentazione della nuova stagione 2025-2026 di opere, balletti e concerti. Il sovrintendente Marco Betta ha introdotto la conferenza stampa di presentazione della Stagione 2025-26, comunicando le linee guida della stagione e lasciando poi la parola al Direttore artistico Alvise Casellati, che ha esposto nei dettagli gli otto titoli di opere, con una particolare attenzione al fil rouge delle figure femminili, dalle vittime del dittico Aleko/Pagliacci alla regina criminale Semiramide, da Aida a Gilda di Rigoletto.

Dopo aver indicato un altro tema, e cioè quello dell’immagine della Sicilia che si vuole offrire agli spettatori, spesso internazionali, con titoli quali Cavalleria rusticana e con l’attenzione ai grandi artisti siciliani, ha illustrato anche la stagione di concerti, che vedrà alcuni interessanti ritorni e diversi nomi in ascesa del panorama direttoriale. Casellati ha poi ceduto la parola al Direttore del Corpo di ballo, Jean-Sébastien Colau, che ha illustrato i quattro titoli del ballo, con particolare attenzione all’atteso ritorno del Lago dei cigni che vedrà la partecipazione di due étoiles di prima grandezza come Maia Makhateli e il palermitano Andrea Sarri, presente in sala.

Il sovrintendente Betta, sottolineando l’apporto decisivo di Comune, Regione e Ministero della Cultura per l’attività della Fondazione Teatro Massimo, ha poi ceduto la parola all’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella, che ha ricordato i diversi ambiti delle collaborazioni tra Comune e Teatro, fin dal Festino del 2022, e in particolare la rilevanza degli apporti delle masse del Teatro e delle formazioni giovanili. Il Direttore esecutivo Ettore Artioli ha poi esposto i progetti della Fondazione per il futuro prossimo, in particolare per quanto riguarda i rinnovamenti delle infrastrutture con i lavori che riguarderanno l’impianto di condizionamento e l’impianto elettrico, elementi fondamentali per intensificare la produzione, annunciando che proprio in quest’ottica si sta lavorando già ora per aggiungere altre date alla stagione 2025-26.

Il Direttore esecutivo ha inoltre sottolineato come il numero di spettatori sia sempre più internazionale, rappresentando ormai circa il 30% degli acquisti online, ponendo così nuove sfide e nuovi traguardi per l’attività del Teatro. Ha poi concluso il Sindaco di Palermo e Presidente della Fondazione Teatro Massimo, Roberto Lagalla, insistendo sull’importanza delle attività internazionali del Teatro e su come si siano finalmente affrontati in questi ultimi anni tutta una serie di nodi, dalle stabilizzazioni del personale alle infrastrutture del Teatro.

“Anime in bilico, oltre i confini”, è il titolo e il filo invisibile che percorre tutta la stagione intessendo una trama sotterranea che unisce opere e balletti, epoche e stili, tradizione e visione. È la trama dei personaggi sospesi sull’orlo di qualcosa: un amore impossibile, una scelta fatale, una trasformazione interiore. E allo stesso tempo, è la stagione dei confini sfumati, di quei territori dove sogno e realtà si intrecciano, dove l’arte diventa vita e la finzione si fa rivelazione, dove davanti ai protagonisti, che vivono in permanenza sospesi su una soglia tra il desiderio e il dovere, tra il sé e l’altro, tra la luce e l’ombra, non esistono certezze, ma ombre, nebbie, specchi che a volte riflettono con nitidezza, a volte deformano la realtà. Non approdi sicuri, ma inquietudini fertili.

La scena teatrale si fa così specchio della condizione umana: fragile, mutevole, profondamente vera. Opere, balletti e concerti che coinvolgeranno tutte le maestranze e gli artisti della Fondazione: l’Orchestra, il Coro, il Coro di voci bianche, il Corpo di ballo e i laboratori scenografici. Titoli di grande repertorio, nuovi allestimenti, riletture visionarie, coproduzioni internazionali e un percorso artistico e simbolico che esplora le soglie dell’esistenza: tra luce e ombra, realtà e immaginazione, destino e desiderio. Fulcro emotivo della stagione sono le protagoniste femminili: da Zemfira a Nedda, da Gilda a Didone, da Aida ad Amneris, fino a Semiramide. Figure sospese tra desiderio e condanna, tra purezza e ribellione, tra amore e rinuncia. La stagione esplora il potere drammatico delle loro storie, spesso segnate da esclusione, forza e sacrificio, e lo fa in dialogo con le grandi questioni del nostro tempo, a partire dalla lotta contro la violenza di genere e per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

‘La stagione 2025-26 del Teatro Massimo – dichiara il sindaco e presidente della Fondazione Roberto Lagallaè un viaggio profondo nell’animo umano, tra sogni, inquietudini e trasformazioni. “Anime in bilico, oltre i confini” è un titolo che racconta la complessità del nostro tempo, intrecciando bellezza, fragilità e verità. Il Teatro Massimo si conferma non solo luogo di cultura e eccellenza artistica, ma spazio vivo di riflessione e dialogo con la società. Ringrazio il Sovrintendente Marco Betta e il Direttore artistico Alvise Casellati per aver costruito una stagione che dà voce alle emozioni e ai conflitti più autentici, in una visione inclusiva e coraggiosa. È una proposta che parla ai giovani, affronta con sensibilità temi cruciali come la condizione femminile e i diritti dei più fragili, e valorizza il talento di tutte le maestranze della Fondazione, a cui rivolgo il mio ringraziamento per l’impegno profuso. Palermo, grazie al suo Teatro, si proietta ancora una volta sul panorama culturale internazionale con forza e identità’.

‘Questa stagione – commenta il sovrintendente Marco Betta – è pensata come una soglia da attraversare, un luogo liminale dove arte e vita si riflettono, dove i confini sfumano e il teatro diventa luogo di trasformazione. Il titolo, Anime in bilico, oltre i confini, non è solo un’immagine evocativa, ma la chiave di lettura di ogni titolo in programma: opere e balletti che interrogano il presente attraverso figure sospese, fragili, potenti. Ringrazio tutti i lavoratori, gli artisti e lo staff per la loro professionalità e dedizione; ringrazio il Presidente, Sindaco Prof. Roberto Lagalla ed il Presidente della Regione On.le Renato Schifani che sostengono le Istituzioni culturali in Sicilia e sono vicini al Teatro con passione e cura; grazie al Ministero della Cultura che insieme al Comune di Palermo e alla Regione Siciliana garantisce un impegno costante a sostegno dell’arte e della cultura. Grazie al lavoro prezioso del Consiglio di Indirizzo e del Collegio dei Revisori ed un grazie riconoscente al pubblico che con il suo amore e la sua passione rende vivo il sogno del teatro’. ‘Il Teatro Massimo – ricorda il Direttore esecutivo Ettore Artioliè una grande macchina costantemente in moto. Un palcoscenico che deve sempre più essere sede di spettacoli, accelerando i tempi di smontaggio di ogni produzione, e montaggio dell’opera, balletto, concerto successivo. Abbiamo 90 professori d’orchestra, 70 artisti del coro, 26 tersicorei, 102 tecnici, uno staff di 30 persone dedite all’attività gestionale e amministrativa, tutti armoniosamente impegnati ad offrire ancora più opportunità di spettacolo al nostro pubblico, dei quali fanno parte non solo gli oltre 4.000 abbonati alle opere e balletti e i 500 abbonati ai concerti, cui si aggiungono ormai più del 30% di spettatori, turisti che sono attratti a Palermo anche dal nostro magnifico Teatro e dalla sua attività’.

‘La stagione 2025/26 è un invito a restare in ascolto dell’inquietudine, – aggiunge il direttore artistico Alvise Casellati – ad attraversare le zone grigie dell’esistenza, a immergerci in un teatro in cui la realtà si contamina con l’immaginazione e si rifrange in mille sfaccettature. Le anime in bilico che incontriamo non sono eroi tradizionali, ma figure fragili, contraddittorie, profondamente umane che si spingono nella loro evoluzione oltre i confini: più che risposte, troveremo domande. In quelle domande, il battito vivo del teatro’.

-Foto ufficio stampa Fondazione Teatro Massimo di Palermo –
(ITALPRESS).

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