ROMA (ITALPRESS) – Il mancato pagamento degli stipendi di ottobre ai dipendenti italiani di alcune basi USA in Italia, collegato con l’attuale “shutdown” del Governo federale, è oggetto di alcune azioni intraprese dalla Farnesina. Su richiesta del ministro Antonio Tajani a Roma e Washington sono state avviate discussioni con l’ambasciata americana e con il Dipartimento di Stato, per sottolineare la necessità di trovare immediatamente una soluzione anche temporanea, a prescindere dalla fine dello shutdown. La mancata corresponsione degli stipendi è dovuta al fatto che dal 1° ottobre gli USA sono in “shutdown”. Si tratta al momento dello shutdown più lungo della storia statunitense. Sono stati messi in congedo temporaneo non retribuito (“furlough”) circa 750.000 dipendenti federali. Chi è chiamato a garantire i servizi basilari è tenuto a farlo senza ricevere la relativa retribuzione, che sarà reintegrata solo quando il Congresso riuscirà ad approvare il suddetto rifinanziamento. Con un National “Security Presidential Memorandum” del 15 ottobre, il Presidente Trump ha disposto l’utilizzo dei fondi del Dipartimento della Difesa (della Guerra), già stanziati in passato dal Congresso e ancora disponibili, per garantire la regolare retribuzione dell'”active duty military personnel” e dei riservisti.
I civili impiegati nelle basi militari USA all’estero non sarebbero invece compresi tra coloro titolati a ricevere regolare retribuzione. Le decisioni concrete, caso per caso, sono affidate alle valutazioni della Forza Armata alla quale afferisce ogni base. Il Ministero degli Esteri ha fatto richiesta all’ambasciata Usa a Roma, che ha confermato che US Army e US Air Force stanno approfondendo con il Pentagono la possibilità di ricorrere a fondi propri per erogare la retribuzione ai dipendenti italiani. In Italia sono circa 2000, in gran parte di stanza ad Aviano (USAF) e Vicenza (US Army), i dipendenti italiani delle basi USA che non hanno ricevuto lo stipendio ad ottobre, sebbene la loro prestazione di lavoro sia disciplinata dalla normativa italiana. I dipendenti di basi controllate dalla US Navy, come Napoli, hanno invece ricevuto regolarmente la busta paga, grazie a una diversa normativa di quella Forza Armata nella gestione dei propri capitoli di bilancio.
– foto IPA Agency –
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