INTESA CHE UNISCE ATENEI BARI E FOGGIA IN SANITÀ

Firmato nella sede della Presidenza della Regione Puglia, un protocollo d’intesa fra Regione e Università di Bari e Foggia che disciplina l’integrazione fra le attività didattiche, assistenziali e di ricerca delle due realtà accademiche e le rende quasi un unicum.

“Il protocollo – ha detto il rettore dell’Università degli Studi di Bari, Antonio Uricchio – realizza un’intesa con il sistema universitario pugliese e la sanità regionale. Soprattutto – ha spiegato – promuove un modello integrato di University Hospital, per cui – ha continuato – c’è una rete formativa che si integra perfettamente con la rete assistenziale. Il Protocollo quindi – ha aggiunto Uricchio – è altamente innovativo e soprattutto segna un momento importante di crescita della sanità universitaria e crediamo possa avere delle ricadute positive soprattutto sulla condizione di salute dei cittadini. Il Protocollo d’intesa – ha ribadito – è il momentaneo di avvio di un modello che sarà realizzato step by step attraverso atti successivi. Atti aziendali e poi gli atti successivi che riguardano le scuole di specializzazione sanitaria e poi – ha continuato – l’attività formativa da sviluppare anche attraverso i territori. La centralità – ha spiegato – resta nelle aziende universitarie ospedaliere, però c’è una rete sanitaria regionale che si sviluppa anche al di là dei Policlinici. E questo – ha sottolineato Uricchio – è un modello significativo di piena aderenza ai bisogni dei cittadini, perché supera anche la centralità delle istituzioni universitarie e si sviluppa attraverso una rete profonda sui territori”.

Quanto all’unitarietà del protocollo e all’unicità di vedute fra Foggia e Bari, Uricchio ha spiegato che “il rapporto fra le Università di Bari e Foggia è sempre stato solido e – ha continuato – lo è ancor di più in questa fase storica”. Ragion per cui “è stata possibile la realizzazione di un protocollo integrato e soprattutto anche la condivisione di una serie di scelte che inevitabilmente riguardano lo sviluppo del sistema sanitario pugliese universitario. Penso – ha spiegato Uricchio – alle scuole di specializzazione che vanno ripensate in modo integrato e unitario ovvero anche alle attività sia di carattere didattico che assistenziale e se viste unitariamente – ha concluso – possono rispondere sicuramente meglio anche ai bisogni dei territori”.

Nel protocollo è stata redatta per la prima volta, come ha ricordato in conferenza stampa il rettore Uricchio la Carta dei Principi, quali ad esempio quello di legalità e sostenibilità, cioè efficienza dal punto di vista economico e finanziario. Inoltre c’è la condivisione dei beni, dei risultati economico-finanziari e la partecipazione ai problemi di governance. Piena condivisione anche nel tema della ricerca e dell’innovazione.

“Non è stato un percorso semplice – ha precisato Uricchio. Abbiamo discusso per tre anni”. “Una scelta importante – l’ha definita il rettore dell’Università di Foggia, Maurizio Ricci- non solo perché è la prima volta che viene firmato un protocollo unitario, ma anche perché – ha spiegato – è importante per i contenuti innovativi i cui effetti – ha continuato – li vedremo nei prossimi anni”. Un protocollo, quindi, che come ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, riduce il rischio di chiusura delle Scuole di Specializzazione.

“Per la prima volta l’anno scorso a causa della dimensione delle due facoltà di Medicina di Bari e Foggia – ha detto ai giornalisti – abbiamo rischiato di perdere definitivamente una serie di Scuole di specializzazione che avrebbero in qualche modo reso difficile per la Puglia di laureare e specializzare i medici che ci servono per non avere i reparti vuoti, perché – ha continuato – dobbiamo assumerne quasi mille. Serviva mettere d’accordo le due Università – ha spiegato – perché in una competizione collaborativa, riuscissero ad ottenere quei dati che servono, presentati al Ministero, per avere il numero di scuole di specializzazione necessarie. Tutto questo ovviamente – ha sottolineato – avviene con un sostegno economico da parte della Regione che per la prima volta nella storia della Puglia ha messo d’accordo le due facoltà e le fa lavorare come se fossero una sola ai fini della formazione dei medici pugliesi. Questo – ha concluso – è un risultato estremamente importante per me”.
(ITALPRESS).

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