INTER RIPARTE DA CONTE “NUOVO CAPITOLO MIA VITA”

Uno dei migliori allenatori in circolazione per riportare l’Inter in cima al mondo. Il tempo delle indiscrezioni è finito e il giorno dopo aver salutato Luciano Spalletti, Steven Zhang dà il benvenuto ad Antonio Conte. Sarà l’ex ct azzurro a guidare i nerazzurri dalla prossima stagione: l’ufficialità è arrivata in mattinata, con un comunicato sul sito del club. “Finalmente siamo riusciti a portare qui Antonio Conte e mi fa piacere vederlo seduto accanto a me – le parole con cui lo accoglie il presidente nerazzurro – C’è un rapporto di fiducia e rispetto sia da parte della società che da parte di Conte, perché lui crede nel nostro progetto. La nostra missione è sempre la stessa: rendere questo progetto il migliore possibile e portare questo club tra i migliori al mondo”. E il 49enne tecnico leccese è l’uomo ideale. “Conosciamo la sua storia e la sua mentalità vincente. Un allenatore che vuole vincere e che ci può aiutare a crescere: è sicuramente il genere di tecnico che vogliamo, per portare avanti il nostro progetto e per riportare il club dove merita di stare. Vogliamo vincere dei titoli e vogliamo offrire la migliore esperienza possibile a tutti i nostri tifosi nel mondo. Sono sicuro che Antonio Conte sia uno dei migliori allenatori che esistano – ha detto ancora Zhang – Sono certo che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo”.

Emozionato e determinato al tempo stesso, l’ex allenatore di Juve e Chelsea si dice pronto a iniziare “un nuovo capitolo della mia vita. Cercherò con il lavoro di ricambiare tutta la fiducia che il presidente e i dirigenti hanno riposto in me. Ho scelto l’Inter per la società, per la serietà e l’ambizione del progetto, la voglia da parte della proprietà di riportare l’Inter dove merita: un club che vuole tornare ad essere top in Italia, in Europa e nel mondo. Condividiamo la stessa ambizione, coraggio, fame e determinazione”. Conte non si nasconde, sa “di portare aspettative per quello che ho fatto in passato, per la mia storia calcistica, per le mie vittorie. Ho aspettative personali per me stesso molto alte, sono il primo a mettermi grande pressione. Vivo per il mio lavoro, per cercare di fare il meglio e per vincere. E siccome siamo l’Inter, noi ci dobbiamo porre grandi obiettivi”. La sua nuova avventura sarà basata su “educazione e rispetto. Ci deve essere tanta disponibilità a lavorare in maniera importante per il club. Quello che chiedo è il senso di appartenenza perché penso che sia molto importante se si vogliono raggiungere grandi obiettivi”.

E in questo senso uno dei primi nodi da sciogliere sarà il futuro di Mauro Icardi. “Vedremo ogni situazione e prenderemo le migliori decisioni con il club – evita di sbilanciarsi – Dobbiamo lavorare molto duramente insieme per prendere le migliori scelte perché il club è la cosa più importante nel presente e nel futuro. Lukaku? E’ difficile parlare ora di questo, sicuramente abbiamo un piano per provare a migliorare la squadra ma l’importante è avere una grande ambizione per ridurre il gap”. E il riferimento non può che essere alla Juve. Il 49enne tecnico salentino, che ha mosso i primi passi come vice di De Canio al Siena nel 2005, dopo la gavetta fra Bari, Atalanta e Siena (due promozioni in A conquistate) è stato il principale artefice della rinascita dei bianconeri, di cui era stato capitano da calciatore: il ciclo degli otto scudetti di fila nasce proprio sotto la sua guida, nell’estate 2012. Nelle tre stagioni sulla panchina della Juve, Conte ha conquistato tre titoli (il primo da imbattuto e il terzo col record di punti, 102) e due Supercoppe italiane oltre a una finale di Coppa Italia, una semifinale di Europa League e un quarto di finale in Champions. Un’unione chiusa con un burrascoso divorzio visto che lasciò i bianconeri il 15 luglio 2014, al secondo giorno di ritiro.

E ora Madama è la squadra da detronizzare. “Penso che sia una nuova sfida per me. Nel mio passato ho vinto titoli con la Juve, voglio fare lo stesso qui. La storia di questo club è importante, noi dobbiamo averne rispetto e vogliamo portare il club agli stessi livelli del passato”, garantisce Conte, rimasto fermo nell’ultimo anno dopo la splendida esperienza in Nazionale, interrotta ai rigori nei quarti di Euro2016 contro la Germania, e l’avventura inglese al Chelsea: Premier League vinta al primo tentativo contro i vari Guardiola, Klopp, Wenger e Mourinho e conquista della FA Cup nella seconda stagione prima di un’altra complicata separazione. Fra le sfide che attendono Conte, in nerazzurro anche per la felicità del tifoso Cattelan (aperta oggi la busta della puntata di “EPCC” di aprile: il conduttore aveva pronosticato la panchina del Bayern Monaco), la più importante riguarda proprio il pubblico nerazzurro. L’accoglienza della Curva Nord è stata tutt’altro che calorosa: “Non si può certo dimenticare il suo passato bianconero e giudiziario. Si può vincere e si può perdere ma la dignità non deve mai venire meno; gli isterismi e le frustrazioni bianconere le seppellisca a Torino. Buon lavoro mister Conte con l’augurio di dimostrarci presto di esser all’altezza dell’Inter perché noi non siamo la Juve”.

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