Inchiesta su falsi ricoveri a Catanzaro, interdetto management clinica

CAPPELLI GUARDIA DI FINANZA GDF

CATANZARO (ITALPRESS) – Operazione ‘Cuore mattò. Si chiama così l’indagine che ha portato alla luce che tra il 2013 e il 2019 una casa di cura di Catanzaro avrebbe percepito rimborsi dal servizio sanitario regionale per 10,5 milioni di euro anche a fronte di oltre 1.000 falsi ricoveri in terapia intensiva coronarica. I finanzieri, al termine di un’articolata indagine nei confronti della clinica privata, nota struttura sanitaria e centro di riferimento regionale di alta specialità per il trattamento e la cura delle malattie cardiovascolari, hanno ricostruito il tutto. Il Gip ha disposto nei confronti del legale rappresentante e del direttore generale della clinica il divieto temporaneo (per mesi 12) di esercitare attivita professionale o imprenditoriale, anche con riferimento a incarichi direttivi di persone giuridiche. Sono entrambi indagati per reati di truffa aggravata e continuata ai danni del Servizio Sanitario e frode nelle pubbliche forniture. Nei confronti della clinica e di tre persone fisiche (oltre ai due indagati, anche a carico del direttore sanitario pro tempore) è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, delle somme di denaro profitto dei reati contestati, per un importo totale di oltre 10,5 milioni di euro.
Oggetto delle investigazioni è stata la gestione del reparto di Unita terapia intensiva coronarica (Utic), ufficialmente operante all’interno della clinica ma che, in realta, non è mai entrato in funzione, ma con i pazienti che venivano curati in altre unità. Grazie a tale sistema fraudolento, la casa di cura è così riuscita a ottenere tra il 2013 e il 2019 dal servizio sanitario regionale un illecito profitto di oltre 10 milioni di euro.
(ITALPRESS).

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