In Veneto conclusi i lavori sul Canale LEB, il Mit “Opera idrica strategica”

ROMA (ITALPRESS) – Si sono conclusi nei tempi previsti i lavori sul Canale LEB (Lessinio-Euganeo-Berico), la prima opera idrica italiana finanziata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un investimento di 53 milioni di euro nell’ambito della Missione 2, “Rivoluzione verde e transizione ecologica”. L’intervento, si legge in una nota del Mit, aveva un obiettivo preciso: “garantire un flusso continuo, sicuro ed efficiente di acqua a una delle aree agricole più strategiche del Veneto, riducendo gli sprechi e migliorando la sicurezza e la resilienza climatica”. In due anni sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria su oltre 20 chilometri di tracciato, completati – in alcuni casi persino in anticipo – senza mai interrompere il servizio irriguo alle campagne tra Verona, Vicenza e Padova. La regolazione dei flussi idrici “è ora più precisa, grazie anche all’uso di microdeviazioni e canali naturali minori”, spiega il Mit.

Il Canale LEB irriga oltre 80.000 ettari di terreni coltivati, attraversando un’area a forte vocazione agricola, con numerose produzioni DOP e una filiera avicola di qualità in continua crescita, capace oggi di rispondere anche ai picchi della domanda internazionale, come quello in corso per le uova provenienti dagli Stati Uniti. Al centro dell’intervento c’è anche l’innovazione tecnologica: grazie al PNRR, è stato sviluppato un avanzato sistema di modellazione idrologica basato su dati satellitari, in collaborazione con università italiane e internazionali. Questo strumento sarà in grado di prevedere con 15-20 giorni di anticipo il fabbisogno idrico del territorio, rendendo più efficiente la gestione della risorsa e ottimizzandone le allocazioni. La visione, prosegue il Mit, è orientata al lungo periodo: “la scelta di materiali durevoli, il riutilizzo di componenti preesistenti e l’attenzione all’impatto ambientale rendono l’opera sostenibile per almeno cinquant’anni, evitando la necessità di futuri interventi straordinari di pari entità”. Oggi il Canale LEB è “più efficiente, sicuro e digitale. È pronto ad accogliere ulteriori sviluppi legati alla gestione automatizzata delle risorse e, in prospettiva, anche all’integrazione dell’intelligenza artificiale”. Un’infrastruttura che “rafforza il ruolo dell’agricoltura veneta e contribuisce, giorno dopo giorno, alla costruzione dell’Italia sostenibile di domani”.

– foto d’archivio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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