In Campania rientro scuole superiori tra disordini e proteste

NAPOLI (ITALPRESS) – Rientro a scuola, seppur con classi piene al 50%, per gli studenti delle superiori della Campania. Ripresa stamattina un’attività didattica in presenza che a Napoli e nelle altre province della regione era off limits dall’ormai lontano 16 ottobre. In linea di continuità con le mobilitazioni della scorsa settimana, anche nel momento dell’ingresso in aula, non sono mancate le proteste di una buona fetta di studenti. “Vogliamo certezza, rientro in sicurezza” è lo slogan che ormai da giorni circola tra gli alunni dei licei e che stamattina è stato scritto a chiare lettere su uno striscione affisso all’esterno dello scientifico Vittorini di Napoli, uno dei circa 40 istituti superiori campani segnalati per i disordini odierni. Sempre nel capoluogo si registrano le manifestazioni all’esterno del Sannazaro e del Pansini, dove gli studenti hanno disertato le lezioni, e dei licei Genovesi, Labriola e Mercalli. Pur contenti di accantonare finalmente le scomodità della didattica a distanza, i ragazzi sono preoccupati per i possibili rischi connessi al ritorno in classe dove, a loro avviso, allo stato attuale non ci sarebbero adeguate garanzie per scongiurare una possibile esposizione al contagio. Le rivendicazioni sono sempre le stesse ormai da una settimana: gli alunni chiedono il potenziamento dei trasporti pubblici (stamattina, anche per paura, molti hanno preferito evitare i bus muovendosi con mezzi propri), sportelli di ascolto, presidi medico-sanitari all’interno delle scuole e maggiori assunzioni di personale Ata e docenti. Resta fermo, seppur scollegato dalle proteste di oggi, anche il nodo riguardante la maturità con gli studenti che vorrebbero informazioni più precise e dettagliate su un esame di stato attorno al quale c’è ancora grande incertezza.
(ITALPRESS).

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