IL DERBY INSIGNE A LORENZO, NEL POSTICIPO IL MILAN CERCA IL…+4

Non avevamo mai visto dei fratelli “nemici” segnare in serie A. E’ successo a Benevento dove sono andati a segno prima Roberto (per i sanniti) e poi Lorenzo Insigne (Napoli). E il Verona che ha impaurito la Juve, rimasta indietro? Queste le emozioni che lasciano il segno, come quella dei tanti gol (35 in nove gare) e delle emozioni. Ma, al di là di queste storie, le domande da porsi sarebbero ben altre, fuori dal mondo pallonaro, invece il copione calcistico ci impone di chiederci se il Milan andrà in fuga (+4), nel Monday Night. La Roma è a sette punti, ma ha cominciato a rimettersi in corsa, con il ritorno di Dzeko alla ribalta e con l’apporto di Pedro. Lo hanno definito il campionato dei vecchietti, noi lo definiremmo dei soliti noti: Quagliarella, Immobile, Lukaku, Insigne, Belotti, Caputo ecc. A San Siro la scena sarà tutta per Ibrahimovic e Dzeko. Fonseca (che ha confermato Mancini) ha detto “Non giocheremo contro Ibra, ma contro un avversario forte”. Pioli: “La Roma ci somiglia. Noi dobbiamo continuare a crescere”. Una vittoria potrebbe segnare la fuga rossonera verso un primato ancora più solitario: +4 sulle seconde. Ma la Roma non è un ostacolo facile. Non lo è stato neppure l’Inter nel derby, ma i rossoneri lo hanno superato.
I problemi di Calhanoglu (dovrebbe esserci) e Rebic (lui no) non hanno finora frenato la marcia del Milan: quattro vittorie, un solo gol subito, 25 partite a segno, un’imbattibilità che risale a marzo. Arbitrerà Giacomelli. Il Verona ha messo in difficoltà la Juve, che ha colpito due traverse e segnato con Morata (pallonetto) in finale di primo tempo. Gol annullato dal VAR. Nella ripresa i gialloblu hanno colpito con Favilli che si è subito infortunato. Con Bonucci ko, la Juve ha pareggiato grazie a Kulusevski, che ha cambiato la partita. Silvestri bravissimo. A Benevento il duello col Napoli (oltre al derby fra gli Insigne, anche Gattuso contro Pippo Inzaghi), alla fine lo ha vinto la squadra partenopea col gol decisivo di Petagna. Gli azzurri ora sono secondi insieme con il Sassuolo e con 4 i punti fra sconfitta a tavolino con la Juve e penalizzazione forse sarebbero primi. Ma avrebbero vinto a Torino? L’emozionante pareggio fra il Sassuolo e i granata ha tolto alla squadra di De Zerbi la soddisfazione di approdare al primo posto, anche se provvisoriamente. I neroverdi hanno rimontato dall’1-3, si son visti bei gol, il Sassuolo ha segnato già 16 gol, i granata hanno fatto il primo punto della stagione.
Sono sempre in coda, ma hanno preso un bel brodino. Che con la macchina moltiplicativa dei “tifosi” diverrà un pranzo degno delle cucine reali. La vittoria dell’Inter a Marassi contro il Genoa ha risollevato gli animi nerazzurri anche in vista della trasferta in Ucraina, dove giocherà un’altra partita decisiva per la Champions. Certo, è stato il solito Lukaku a segnare, ma la difesa stavolta non ha subìto gol, anche perchè l’attacco genoano in pratica non ha mai attaccato. Quando il belga ha sbloccato il risultato, la partita è finita. Conte ha potuto mandare in campo Hakimi, positivo per l’Uefa e negativo per il nostro campionato. Una buona Sampdoria a Bergamo aveva dato una dimostrazione di come si deve affrontare l’Atalanta: chiusi e con bravi contropiedisti. Troppi cambi ha forse fatto Gasp. E li ha pagati. La squadra di Ranieri (sua bestia nera) aveva segnato un bel gol con Quagliarella, che poi aveva sbagliato il rigore del 2-0 (parato da Sportiello) e, dopo aver arginato gli assalti dei bergamaschi, aveva raddoppiato con Thorsby. Un fallo in area tanto inutile quanto dannoso di Keita, aveva poi permesso a Zapata di riaprire la gara dal dischetto, ma Jankto ha segnato ancora.
Sconfitta per la seconda volta consecutiva, l’Atalanta (15 gol segnati, ma 12 subiti…) ha scoperto che era stato troppo facile in Danimarca…E tutti gli aggettivi elogiativi che avevamo sfoderato per il gioco e l’attacco-mitraglia di Gasp? Nella spazzatura. Nonostante Ilicic. La Samp? Terza vittoria consecutiva: è già da primi posti, anche se c’è il derby alle viste. Anche la Lazio si è rimessa in sesto, Immobile (128 superato Signori) ha ripreso a segnare come Luis Alberto: la vetta è lontana, ma se la squadra di Inzaghi riprenderà a girare ai ritmi della passata stagione, presto la rivedremo nelle alte sfere della classifica. Ne ha fatto le spese l’amico Mihajlovic, relegato, dopo la terza sconfitta consecutiva, nelle sabbie mobili del fondo classifica. Senza Ribery, la Fiorentina ha schierato Callejon davanti. Castrovilli e Okaka protagonisti con doppiette, ma gli assalti finali dei friulani non sono stati premiati. Il Cagliari ha ingranato le marce alte e il Crotone (peggior difesa: 15 gol subiti) che aveva cominciato bene, poi ha perso Cigarini (espulso) e ha ceduto, rimanendo ultimo col Toro: i calabresi non hanno perso solo contro con la Juve…Uno Spezia agguerrito stava vincendo a Parma, dove ha colpito tre pali, prima che nel recupero Kucka pareggiasse su rigore. Una bella partita. Adesso nuovamente Coppe: vi suggeriamo Juve-Barca. Si gioca con frequenze che impongono forza fisica, tecnica e fortuna.
(ITALPRESS)

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