Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori, via libera del Consiglio dei Ministri

PRIMO GIORNO DI GREEN PASS OBBLIGATORIO, MUSEI VATICANI, CERTIFICAZIONE VERDE

Obbligo di Green Pass per i lavoratori del settore pubblico e privato dal 15 ottobre, sospensione per i lavoratori ma conservazione del posto di lavoro, sanzioni per chi eluderà la norma ma anche per i datori di lavoro che non effettueranno i controlli, tamponi gratis solo per chi non potrà effettuare la vaccinazione. E’ quanto ha stabilito oggi il Consiglio dei ministri. Il via libera è arrivato dopo l’incontro di ieri con sindacati e dopo la cabina di regia e l’incontro con Regioni, Anci e Upi. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, tira dritto sull’estensione del certificato verde nonostante le frizioni all’interno della propria maggioranza, l’obiettivo è quello di indurre alla vaccinazione il più alto numero possibile di cittadini entro poche settimane. “Questo decreto è per continuare ad aprire”, ha detto Draghi durante il Cdm. Mentre iniziano le somministrazioni delle terze dosi per le categorie fragili, infatti, sono ancora 10 milioni gli over 12 che non si sono ancora immunizzati, ma si cerca di convincere soprattutto i 3 milioni di over 50 senza vaccino. Il decreto, che ha ottenuto il via libera dal Cdm all’unanimità, estende l’obbligo di green pass in tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati, ma anche a partite Iva e lavoratori che offrono servizi occasionalmente. Obbligo del certificato anche per chi opera nelle associazioni di volontariato, per i parlamentari e i componenti di tutti gli organi amministrativi ed eletti. La norma per i lavoratori della P.A. è valida a partire dal 15 ottobre 2021 e fino al 31 dicembre 2021, data di cessazione dello stato di emergenza e si estende a tutti i soggetti che svolgono la propria attività lavorativa o formativa presso le amministrazioni, anche sulla base di contratti esterni. Stesse regole anche per i dipendenti privati. I lavoratori sprovvisti di green pass saranno sospesi dall’attività, dopo 5 giorni di assenza ingiustificata, ma avranno diritto alla conservazione del posto di lavoro e durante la sospensione non sarà dovuta la retribuzione. La sospensione sarà efficace fino alla presentazione della certificazione verde e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021. Per chi viola il divieto di entrare in azienda o fabbrica senza green pass possibili multe da 600 a 1.500 euro. I tamponi saranno gratis solo per chi potrà essere sottoposto al vaccino sulla base di idonea certificazione medica, mentre per tutti gli altri ci saranno prezzi calmierati, 8 euro per gli under 18 e 15 euro per gli altri, fino al 31 dicembre. Quindi sì alle sanzioni ma non si arriverà mai al licenziamento come chiarirà nel tardo pomeriggio il ministro del Lavoro Andrea Orlando in conferenza stampa. “Non ci può essere come sanzione il licenziamento, ci sarà la sospensione e finita la stagione ognuno riprenderà il proprio posto di lavoro”. Nel corso della conferenza stampa, oltre ad Orlando sono intervenuti pure i ministri Brunetta, Gelmini e Speranza. Tutti uniti nel difendere la bontà del provvedimento.
“Con questo decreto vogliamo portare avanti una strategia universalistica, andiamo a toccare tutto il mondo del lavoro: 23 milioni di lavoratori, tutto il capitale umano del Paese, che in gran parte è già vaccinato” spiegherà Renato Brunetta che sottolinea come il certificato verde “ci pone all’avanguardia nel mondo”. Il ministro rivendica il chiaro obiettivo del governo: “Vogliamo accelerare la dinamica fisiologica delle vaccinazioni”. “Abbiamo deciso l’estensione dell’uso del green pass a tutti i posti di lavoro per due ragioni fondamentali: la prima è rendere questi luoghi più sicuri, il secondo rendere ancora più forte la campagna di vaccinazione” chiarisce Roberto Speranza. Il ministro della Salute, dopo avere smentito attriti con il collega Dario Franceschini in merito alle scelte sul settore dell’intrattenimento, fornisce una precisazione sui test: “Il decreto prevede che i tamponi saranno gratuiti solo per le persone esenti. Siamo convinti che questo decreto possa dare un’ulteriore spinta alla ripartenza”. Mentre sulla cosiddetta vigenza dei tamponi molecolari Speranza specifica che “verrà estesa a 72 ore”. Un provvedimento che avrebbe trovato la totale adesione dell’esecutivo, come puntualizza la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini: “Questo provvedimento ha un ampio consenso, è stato votato all’unanimità in Consiglio dei ministri. Come sta accedendo da mesi il presidente Draghi riesce a fare sintesi delle diverse sensibilità. Un provvedimento che ha il consenso di tutti i partiti”.
(ITALPRESS).

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