Garante Detenuti “Preoccupano i rimpatri forzati in Tunisia”

Assemblea costituente in Tunisia. Nella foto Maherzia Labidi Ma.za, vice presidente Bardo National Museum, Tunis, Tunisia, January 7, 2013. -- The National Constituent Assembly (NCA) during a working session in the Bardo National Museum. The vice-President Meherzia Labidi Ma za (Tunisia - 2014-01-07, Thierry Monasse) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

ROMA (ITALPRESS) – Sfax preoccupa chi monitora il rispetto dei diritti fondamentali di ogni persona, qualsiasi sia la sua situazione soggettiva. Video diffusi suoi social in questi giorni e le corrispondenze giornalistiche pubblicate indicano, infatti, una ondata di violenze xenofobe proprio in quella città e segnalano anche il rischio di abbandono al loro destino di persone migranti in aree desertiche. Il tutto in Tunisia, Paese con il quale l’Italia ha in essere accordi per i rimpatri forzati. Il Garante nazionale nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale “guarda sistematicamente con attenzione ogni negoziato per la migrazione e l’asilo – si legge in una nota – e già nella sua recente Relazione al Parlamento 2023 ha espresso la propria preoccupazione per il possibile trasferimento forzato di persone migranti verso Paesi di transito anche se non vincolati all’adesione alla Convenzione di Ginevra”.
“Il caso di possibili futuri rimpatri di cittadini subsahariani in Tunisia e il rischio di esporli a vessazioni e torture rendono evidente tale preoccupazione. Nell’esprimere questo timore, Il Garante nazionale è tuttavia certo che verranno trovate soluzioni in linea con il nostro ordinamento costituzionale e distanti dalla tentazione di esternalizzare le nostre responsabilità di controllo e tutela”, conclude la nota.

– foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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