E.ROMAGNA, AL VIA CAMPAGNA DONAZIONE SANGUE

E’ stata presentata e partirà nei prossimi giorni, alla vigilia della giornata mondiale del donatore in programma il 14 giugno, la campagna annuale che la Regione Emilia Romagna in collaborazione con il Centro regionale Sangue e le associazioni Avis e Fidas hanno realizzato per incentivare la donazione del sangue. E in questa edizione, presentata proprio alla vigilia dell’estate uno dei momenti nei quali la carenza di donazioni si fa più sentire, al centro viene messo non chi riceve il sangue, ma il donatore stesso, che diventa il primo mezzo di diffusione di una buona pratica a favore degli altri e di se stessi. Tanto che lo slogan è “Chi dona sangue, inizia un nuovo racconto” e grazie all’hashtag #IoTiRaccontoChe, è possibile raccontare, e socializzare, la propria esperienza, per far sì che un gesto prezioso diventi anche contagioso. “Dono sangue perché dona tutta la mia famiglia. Ho deciso di donare perché mia sorella è stata salvata grazie alla disponibilità di sangue. Dono perché sono giovane e in buona salute. Dono perché senza scorte di sangue non esisterebbero trapianti, medicina d’urgenza e cure oncologiche. Dono perché sono zero negativo e c’è bisogno di me. Dono perché così la mia salute è sempre sotto controllo”. Ecco, alcune delle parole uscite dalla bocca dei donadori e che fanno da filo conduttore della campagna che in questa versione 2018 sarà dedicata soprattutto ai social, luogo prediletto per i più giovani.

L’iniziativa è stata presentata oggi in Regione a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dalla direttrice del Centro regionale sangue, Vanda Randi, dal responsabile del servizio Assistenza ospedaliera, Anselmo Campagna, e dai presidenti di Fidas e Avis Emilia-Romagna, Michele Di Foggia e Maurizio Pirazzoli.

Oltre ai social, ha spiegato Anselmo, “e a Whatsapp, sarà utilizzato anche il cartaceo, e un corner informativo con una lavagna dove sarà possibile lasciare messaggi per arricchire la campagna promozionale. Il materie sarà consegnato nelle.prossime settimane in tutti i.punti che affiancano questa avventura”.

“Dobbiamo dire grazie ai nostri donatori, perché donare sangue è un gesto che rivela sensibilità, generosità, altruismo – ha sottolineato l’assessore Venturi -. E diciamo grazie anche ai tanti volontari di Avis e Fidas, che con il loro impegno contribuiscono a confermare, anno dopo anno, la solidità e l’autosufficienza del sistema sangue dell’Emilia-Romagna. Un sistema che consente di continuare a donare a regioni che quell’autosufficienza non ce l’hanno e quindi, soprattutto in caso di emergenze, devono essere aiutate. Ma non possiamo abbassare la guardia, perché di sangue c’è sempre bisogno, a maggior ragione con l’avvicinarsi dell’estate, in cui il flusso di turisti aumenta. Dalle testimonianze che raccoglieremo – ha aggiunto Venturi- siamo fiduciosi che possa giungere un’ulteriore spinta a donare, sangue o plasma, che in tanti casi si rivelano indispensabili per salvare delle vite”.

“L’autosufficienza regionale, massimi livelli di sicurezza nelle trasfusioni, l’utilizzo corretto del sangue, una rete informatica più omogenea a livello territoriale, un sostegno ancora più forte per le associazioni e federazioni di donatori: questi – ha evidenziato la direttrice Randi – sono i principali intenti del sistema sangue regionale”.

Nel 2017 le unità raccolte di sangue intero sono state 216.479, le unità trasfuse 201.552. Dati che confermano la capacità del sistema regionale di essere autosufficiente e di riuscire anche a fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno: 6.159 quelle inviate lo scorso anno.

Complessivamente stabili i nuovi donatori: 16.171 nel 2017 rispetto ai 16.634 nel 2016. Il numero maggiore di donatori si registra nella fascia d’età 18-25 (5.675, di cui 2.854 donne e 2.821 uomini). Si è registrato un lieve calo delle unità raccolte, che però è associato ad una diminuzione delle unità trasfuse. Il Centro regionale sta lavorando assieme alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per promuovere il buon uso del sangue, ovvero un utilizzo appropriato alle necessità e alle condizioni del paziente.

 

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