Draghi “Non tasseremo la prima casa”

MARIO DRAGHI

ROMA (ITALPRESS) – L’Italia cresce, sia in termini di fiducia, sia sul piano economico. Lo ha certificato la Nota di aggiornamento al Def, approvata dal Consiglio dei Ministri.
Lo hanno confermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi e il ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso di una conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri. “Il quadro economico è di gran lunga migliore di quello previsto qualche mese fa, la crescita per il 2021 è del 6%, il deficit è più basso, 9,4% rispetto al Pil, ed è anche in calo, rispetto al 2020, infine il debito pubblico è in lieve discesa”, ha detto Draghi, che ha aggiunto: “Sono notizie buone ma ci impegnano sulle misure future”. Il prossimo appuntamento sarà con la legge di bilancio, che come confermato dal premier, “resterà espansiva”. Certificato che “c’è fiducia in Italia, tra gli italiani, c’è fiducia del resto del mondo verso l’Italia, si prevede infatti un aumento degli investimenti” la sfida che attende il Paese “sarà quella di rendere la crescita duratura e strutturale”.
Il presidente del Consiglio è convinto che la risposta migliore alla crisi sia arrivata dalla campagna di vaccinazione: “La ripresa è stata favorita dalla vaccinazione, il fatto che si possa lavorare con tranquillità, che si possa andare in giro questo è l’ingrediente fondamentale per la crescita”.
Il premier ha poi assicurato: “Il governo non tasserà la prima casa, anzi c’è un’esclusione esplicita di questo e per quanto riguarda la riforma del catasto ci sarà un impegno per la trasparenza. L’impegno del governo sarà quello che non si pagherà né più né meno di prima ma si rivedranno le rendite. Il governo vuole fare una operazione di trasparenza, senza cambiare il carico fiscale del catasto”.

Il ministro dell’Economia Daniele Franco è entrato nel dettaglio dei numeri: “Quest’anno recuperiamo 2-3 punti di Pil rispetto alla caduta di quasi 9 punti del 2020, la crescita al 6% è dovuta all’andamento delle esportazioni dinamiche, all’effetto delle misure di sostegno sull’economia, al forte clima di fiducia di imprese e famiglie e grazie ad un miglioramento del quadro sanitario con la riduzione dei contagi”.

“A partire dal 2024 la politica di bilancio dovrà gradualmente diventare neutrale e la questione importante diventerà quella di ridurre il disavanzo strutturale e puntare a una rapporto debito- pil che nel 2030 sia tornato ai livello pre crisi”, ha spiegato il ministro dell’Economia, per il quale “il test sul successo della politica economica è riuscire a crescere di più nel 2023-2025”. Bene anche il mercato del lavoro: “A luglio rispetto a gennaio c’è un incremento del 2,5% del livello di occupazione, inferiore rispetto agli anni pre crisi ma i progressi sono positivi”.

(ITALPRESS).

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