CONFERITA LAUREA HONORIS CAUSA A VITTORIO STORARO

L’Università degli Studi di Palermo ha conferito la Laurea honoris causa in Scienze dello spettacolo a Vittorio Storaro, autore della fotografia cinematografica. Il conferimento accademico coincide con i cinquant’anni di carriera del maestro, iniziata nel 1968. Storaro è stato vincitore di tre premi Oscar, per Apocalypse now, Reds e L’ultimo Imperatore, i cui rispettivi registi sono stati Francis Ford Coppola, Warren Beatty e Bernardo Bertolucci.

La cerimonia si è tenuta nella Sale delle Capriate di Palazzo Steri, alla presenza del rettore Fabrizio Micari, di Girolamo Cusimano, presidente della Scuola delle Scienze umane e del Patromonio culturale, e di Leonardo Samonà, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche. La motivazione è stata letta da Anna Tedesco, coordinatrice del corso di laurea magistrale interclasse in Musicologia e Scienze dello Spettacolo. Il testo della laudatio è stato pronunciato da Alessia Cervini, docente di Storia del cinema. Ed a conclusione, Vittorio Storaro ha tenuto una lectio magistralis.

“Il percorso di conferire questo riconoscimento – ha dichiarato, durante la cerimonia, il rettore Micari – è sorto lo scorso anno, quando ho incontrato a Roma lo stesso Storaro con Roberto Celi. Con loro ho avuto modo di discutere sulla passione per il cinema ed è nata l’idea di questo gesto, che è un omaggio a uno straordinario maestro”. Il Rettore ha ricordato che l’Ateneo palermitano vanta, nel corso della sua storia, grandi laureati, da Falcone e Borsellino ad altri. “Abbiamo conferito la laurea honoris causa anche a illustri personalità, come lo scrittore Vargas Llosa – ha sottolineato -. E questo percorso oggi continua con Storaro”.

“Queste iniziative – ha aggiunto Girolamo Cusimano, presidente della Scuola delle Scienze umane – mostrano la vitalità dei nostri corsi di studio e la nostra capacità di relazionarci con il mondo esterno. La nostra università è viva, è ricca di collegamenti con l’esterno attira studenti e forze intellettuali”. Dello stesso avviso Leonardo Samonà, direttore del Dipartimento di Scienze umanistiche: “Il nostro corso è in crescita e si nutre di questi appuntamenti”.

A leggere la motivazione è stata Anna Tedesco, sottolineando che la Laurea honoris causa è stata conferita a Storaro “per il suo indispensabile apporto creativo, dal 1968 a oggi, alla cinematografia di autori fra i più importanti del panorama internazionale, tra gli altri Bernardo Bertolucci, Dario Argento, Francis Ford Coppola, Warren Beatty, Carlos Saura, e per il suo contributo alla realizzazione di innovative produzioni teatrali e operistiche per la Rai, con nomi del calibro di Franco Rossi, Luca Ronconi, Giuseppe Patroni Griffi, Marco Bellocchio”.

Alessia Cervini, durante la pronuncia della laudatio, ha evidenziato che Storaro “partecipa alla scrittura dei film, con la ‘luce’, materia invisibile che rende il mondo visibile, la stessa di cui sono fatti la fotografia e il cinema”.

La lectio magistralis di Storaro ha avuto come titolo “La luce e l’ombra di Caravaggio”. E di Merisi il maestro della fotografia ha detto: “Mi ha fatto scoprire la possibilità di cambiare le immagini”.

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