Clima, Kerry “Siamo in ritardo sugli impegni per la COP26”

JOHN KERRY

ROMA (ITALPRESS) – “Vorrei essere molto esplicito: non sono fiducioso, sono speranzoso. Inoltre, vorrei anche essere molto chiaro: il 55% del PIL globale è impiegato per centrare l’obiettivo di rimanere entro 1,5 gradi. Parliamo di Canada, Giappone, USA, Regno Unito e Unione Europea. Questi Stati rappresentano il 55% del PIL. Alcuni Paesi sono già sulla strada giusta e hanno manifestato il loro impegno, altri no”. Lo ha detto John Kerry a Sky TG24, in un’intervista che sarà trasmessa integralmente all’interno di Sky TG24 Mondo, inviato Speciale Usa per il Clima, parlando delle aspettative relative alla prossima COP26 di Glasgow.
“E’ necessario che questi ultimi si facciano avanti e presentino dei piani per la riduzione delle emissioni e impegni più concreti, e questo sarà il tema del prossimo mese, ed è stato il tema degli ultimi 8 mesi – ha aggiunto -. Abbiamo portato avanti una diplomazia climatica, lavorando con molti paesi. Adesso ci sono Paesi che sono pronti a presentare nuovi NDC, ma non lo sapremo prima della fine del mese, quando ci incontreremo e avremo un quadro chiaro della situazione. E’ urgente che tutti i paesi prendano la situazione con assoluta serietà, e che siano più ambiziosi a riguardo, in modo che il mondo possa contenere al livello minimo possibile il riscaldamento attualmente in corso”.
Rispondendo poi alla domanda su cosa potrebbe accadere se il summit non desse i risultati sperati, Kerry ha detto di pensare che “vedremo Glasgow produrre un risultato: l’aumento più significativo nelle ambizioni climatiche dai tempi dell’accordo di Parigi. Se non fosse sufficiente, e potrebbe non esserlo, dovremmo avere un processo per il prossimo anno, o per i prossimi due anni che sfrutti questo decennio. Gli scienziati hanno detto che abbiamo un periodo di 10 anni nel quale potremo prendere delle decisioni e implementarle per scongiurare le peggiori conseguenze. Quindi non finisce tutto con Glasgow, ci saranno altri incontri. Ci dobbiamo spingere quanto più lontano possibile, restando nella giusta direzione. Questo è il compito da affrontare”.
(ITALPRESS).

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